“E’ paradossale che l’assessore Tomassoni nella sua road-map per spiegare i contenuti della mitica riforma della Sanità sia impegnato, coinvolgendo in qualche caso addirittura i Direttori generali delle Aziende, nelle sedi di Partito o metta persino a disposizione gli spazi dei Presidi ospedalieri, il tutto senza aver ancora minimamente coinvolto nella sostanza della riforma né la società regionale né tantomeno, figuriamoci, il Consiglio regionale. A questo si aggiunga il delirio da statista, che conoscendo l’Assessore non attribuiamo certo a lui, nel “pericolarsi” a ridisegnare addirittura i confini di un ipotetico riequilibrio endoregionale, partita aperta da più di vent’anni che ha visto fallire protagonisti ben più attrezzati sia dell’Assessore che della Giunta e della maggioranza attuali”.

E’ quanto afferma il consigliere di Fare Italia Franco Zaffini a margine delle dichiarazioni rilasciate ieri dall’Assessore Tomassoni e riportate oggi dalla stampa locale. “Ciò detto, è del tutto evidente che per siffatta partita serva il coinvolgimento di tutti che non può certamente essere secondo il solito modello del fatto compiuto. I territori, e tutte le forze politiche, andranno coinvolti e dovranno discutere e condividere scelte che si preannunciano ardue. In ogni caso – prosegue Zaffini - fin da adesso va riaffermato che l’Umbria è policentrica o non è. All’ipotesi ventilata da Tomassoni di ricondurre il tutto e la complessità dell’Umbria “a due” su Perugia e Terni, cosa che riporterebbe il dibattito indietro di oltre 20 anni, preferiamo fin da ora l’avverarsi della minaccia dell’accorpamento con un’altra Regione. Sempre di più, ed oggi a maggior ragione -conclude Zaffini – riaffermiamo la necessità di una semplificazione vera con una Azienda Ospedaliera unica avente sede a Perugia, per evidenti motivi di contiguità con l’Università, ed una Azienda Sanitaria unica avente sede fuori Perugia, comunque caratterizzata da un numero di Distretti tale da garantire l’integrazione dei servizi e le specificità territoriali; Distretti che dovranno agire con una gestione per obiettivi e con autonomia finanziaria ed amministrativa, in un’ottica di responsabilizzazione spinta e dentro un quadro strategico e di coordinamento generale.”
“Solo questa – chiosa Zaffini- è la vera Riforma. Tutto il resto è “melina”. Siamo rotti ai giochi della politica fino a capire che laddove si prefigura che tutto cambia lo si fa gattopardescamente affinché nulla cambi.”
 

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