PERUGIA - “In Umbria è preoccupante il dato sul ricorso all'interruzione volontaria della gravidanza. E come emerge dai dati diffusi dal Ministero della Salute circa l'attuazione della legge '194/78', nella nostra regione ci sono più strutture per l'ivg che punti nascita”. Così il capogruppo di Fratelli d'Italia, Franco Zaffini rimarcando come tutto questo si registra “mentre si destinano ingenti risorse a favore della fecondazione eterologa. Lo scorso 15 settembre, infatti – ricorda -,  la Giunta regionale ha approvato la delibera con la quale si consentirà,  presumibilmente già da gennaio 2015, alle coppie con accertati problemi di fertilità di poter accedere gratuitamente alla fecondazione assistita”.

Zaffini, nel dirsi convinto che “la fecondazione eterologa, alla stregua di quella omologa, sia un diritto, nonché un livello essenziale di assistenza e pertanto meritevole di attenzione e sostegno da parte del Ssr”, ritiene tuttavia che “altrettanto prioritari sono gli interventi al sostegno della natalità (sussidio alla maternità) e per la prevenzione dell'ivg, ovvero la previsione di misure tese a rimuovere le cause economiche e sociali che determinano ancora oggi un massiccio ricorso all'ivg e insostenibili tassi di denatalità in Umbria”.

Zaffini evidenzia come l'Umbria presenti un “processo di invecchiamento tra i più alti (179 per cento); un tasso di crescita naturale negativo pari a -3,2 per cento (ben al di sotto della media europea e nazionale pari -1,3 per cento) e un tasso di fecondità pari a 1,38 figli per donna a fronte di una media nazionale di 1,42. Secondo la relazione ministeriale sullo stato di attuazione della legge 194/1978, inoltre – aggiunge -, in Umbria si sono registrate nel 2013 ben 1662 interruzioni volontarie di gravidanza, senza considerare il preoccupante dato sugli aborti clandestini”.

“Dopo anni di inascoltate sollecitazioni sulla necessità che il governo regionale si dotasse di strumenti al sostegno della natalità (sussidio alla maternità), in particolare a favore di donne che versano in comprovate difficoltà economiche, finalmente, oggi – rileva Zaffini -, la maggioranza di Palazzo Cesaroni accetta di trattare in Commissione Sanità e Sociale la mozione presentata dal nostro Gruppo consiliare che prevede la 'Promozione di interventi da parte della Giunta ai fini della rimozione delle cause economiche e sociali che determinano la diminuzione della natalità in Umbria'. Auspico che, in forza alla condivisione unanime da parte del Consiglio regionale della nostra proposta – conclude Zaffini -, la Giunta regionale si concentri, anche e soprattutto, sulle politiche mirate alla tutela della maternità, dell’infanzia e della famiglia, rimuovendo, mediante aiuti diretti, le cause economiche e sociali che determinano la diminuzione della natalità e il ricorso all'interruzione volontaria di gravidanza”.

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