PERUGIA - Il movimento Perugia civica aderisce all’appello lanciato dalla Società Generale di mutuo soccorso per fare del XX Giugno un momento di riscoperta collettiva dell’appartenenza civica.
Un senso di appartenenza che in passato, a Perugia, era costruito sulle grandi tradizioni democratiche e partecipative della nostra città, di cui l’esempio più illustre rimangono i Cos (Centri di orientamento sociale) e le prime Marce della pace, promossi da Aldo Capitini.

Ma negli ultimi decenni, la separazione del potere dalla partecipazione popolare e la sua chiusura in ristretti ma potenti gruppi di interesse, infatti, ha favorito un clima di generale allontanamento dall’identificazione con la democrazia: i cittadini sono stati ridotti a elettori, clienti, consumatori, mentre la politica diventava un mestiere, una competenza tecnica, un ceto separato dai cittadini (ma non dai gruppi di interesse).
In tale clima ha prosperato la cultura del profitto, della speculazione, dell’accaparramento; e in tale clima si è innestato anche il cancro delle mafie, il cui aspetto più vistoso è lo spettacolo dello spaccio diffuso e continuo delle droghe. Su questa china siamo arrivati agli accoltellamenti, alle sparatorie, alle guerre fra bande rivali, che ha portato la città ad essere ormai identificata, sui mezzi di comunicazione nazionali e internazionali, come “capitale della droga”. Ma diciamolo: dietro il triste fenomeno della droga e del proibizionismo ci sono tanti “consumatori”, tante persone ridotte a “clienti” delle mafie; e c’è soprattutto la piovra delle mafie, che con la droga si arricchisce, e con l’edilizia “ripulisce” i suoi sporchi guadagni.

Perugia civica concorda con quanto scrive la Società operaia: “Un problema complesso la cui soluzione non può essere del tutto delegata alle forze di polizia, al Comune, ai servizi pubblici e del privato sociale. Chi si confronta (e scontra) con un fenomeno così multiforme e mutevole, che agisce profondamente nell’animo della persona e di una comunità per farlo efficacemente ha bisogno di una rete sociale che lo sostenga e, se necessario, lo critichi. Ha bisogno di sentire il respiro del nostro sentimento. Se vogliamo dirlo diversamente, ha bisogno del nostro civismo, una parola che - racchiudendo civiltà, cittadinanza, partecipazione e solidarietà - ci dice che il senso del vivere e del fare sta nel costruire insieme”.

Con questo spirito, perciò, il 20 Giugno anche Perugia civica sarà presente al Monumento, senza simboli né distinzioni, per essere insieme a tutti i cittadini e le cittadine che vogliono riprendersi la città, i suoi spazi pubblici, i suoi spazi di democrazia.

Il Consiglio Esecutivo
movimento Perugia Civica
  

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