Wwf Perugia, in Umbria respiriamo un'aria avvelenata
PERUGIA - "Respiriamo un'aria avvelenata, servono azioni concrete a favore dell'ambiente da parte della politica". A dirlo all'ANSA è Sauro Presenzini, presidente del Wwf Perugia, riferendosi all'alta concentrazione di polveri sottili - le cosiddette Pm10 - che continuano ad attanagliare l'Umbria e in particolare la Conca ternana, Città di Castello, Foligno e le zone di Ponte San Giovanni e Fontivegge a Perugia.
Complice l'alta pressione che da giorni si è posizionata sul cuore verde d'Italia, portando cielo sereno e assenza di vento, la concentrazione di polveri, dall'inizio dell'anno, ha praticamente sempre superato la soglia limite dei 50 ng.
"Da parte dei sindaci - ha aggiunto Presenzini - occorre un cambio di paradigma a cominciare dal vietare l'uso delle auto all'interno delle città e incentivando, dopo averlo migliorato di molto, il trasporto pubblico. Le giornate senza auto così come vengono fatte servono a poco se non ad essere una provocazione".
La centralina Arpa di Le Grazie a Terni ha registrato 14 sforamenti su 15 giorni di rilevazione. A Città di Castello sono stati 13 i superamenti e 11 nella città della Quintana. In alcune occasioni i valori hanno superato anche i 100 ng e come è stato spiegato dagli esperti dell'Arpa, il combinato meteo e l'accensione di caminetti e riscaldamenti fa impennare la concentrazione di Pm10. Il tutto, ovviamente, aggravato dalle emissioni industriali e dagli scarichi dei veicoli. Nella giornata di sabato, stando alle previsioni meteo del Centro funzionale della protezione civile, sull'Umbria è attesa una perturbazione che dovrebbe portare piogge e nevicate in Appennino sopra i mille metri di quota e questo dovrebbe consentire la dispersione delle polveri.
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