Welfare/ Vicepresidente Casciari verso tavolo regionale conferenze di zona
La Regione Umbria varera' un tavolo regionale delle conferenze di zona per sviluppare le linee guida della nuova programmazione sociale in vista dell'attuazione del piano sociale regionale e della legge regionale 26, approvati alla fine della scorsa legislatura: e' quanto annunciato dalla vicepresidente dell'ente, Carla Casciari, in un incontro con i sindaci, gli assessori e il personale tecnico dei Comuni delle diverse zone sociali. ''Per rafforzare il sistema regionale di welfare occorre il coinvolgimento di tutti gli attori pubblici che operano nel settore - ha detto la Casciari - ed e' per questo che insieme ai sindaci delle conferenze di zona e agli assessori, la giunta regionale ha deciso di aprire un tavolo. L'Umbria e' caratterizzata ancora da una forte disomogeneita' fra i diversi territori per quello che riguarda la strutturazione dei servizi sociali, ed ora dato il regime di ristrettezza finanziaria in cui dobbiamo continuare a lavorare, occorre rafforzare la cosiddetta gestione associata dei servizi''. ''Per guardare oltre la crisi e continuare ad offrire ai cittadini umbri un welfare solido, e' necessario che i territori integrino le loro forze'', ha detto ancora la vicepresidente, secondo la quale - e' ''necessario instaurare un rapporto circolare con il territorio attraverso la figura del promotore sociale, perche' solo tramite lo scambio continuo di informazioni e aggiornamenti e' possibile pensare ed attuare una programmazione appropriata. Per far voltare pagina al welfare umbro occorre la volonta' politica di procedere insieme per mantenere alti livelli di qualita', ed e' per questo che penso al tavolo di concertazione regionale in cui assessori alle politiche sociali e sindaci con delega si confrontino insieme alla Regione per compiere le scelte necessarie alla tutela dei servizi e per tracciare le macro linee di programmazione''. Secondo la vicepresidente ''per una programmazione rispondente ai reali bisogni dei cittadini, e' necessario anche fare un serio e costante monitoraggio dell'esistente visto che, nessuno meglio di chi sta fisicamente sul territorio, sa dire a quali tipi di richieste bisogna far fronte. Per questa ragione l'ufficio di piano deve diventare l'ufficio unico per la zona, con personale dedicato alla gestione associata e per la programmazione intercomunale''. A conclusione dell'incontro - riferisce un comunicato della Regione - la vicepresidente ha ricordato che la finanziaria ha previsto forti tagli(circa l'80 per cento) alle risorse per le politiche sociali, passando da 2 miliardi 526 milioni di euro del 2008 con il Governo Prodi, a 538 milioni per il 2011. A fronte di questa situazione e' stata proposta un'agenda di lavoro per i prossimi mesi.
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