Welfare: In Umbria erogato assegno a 990 famiglie vulnerabili
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PERUGIA - E' italiana, con i componenti residenti stabilmente in un Comune dell'Umbria, i figli che studiano, un lavoro da dipendente dal quale di ricava un reddito medio con un Isee compreso tra i 7.500 e i 15mila euro, ovvero un reddito lordo che va dai 13 mila ai 20-25mila euro annui. E' la fotografia della famiglia umbra che ha presentato domanda agli uffici delle Zone sociali per il finanziamento di interventi per le cosiddette "famiglie vulnerabili". A renderlo noto e' la vicepresidente della Regione Umbria con delega al Welfare, Carla Casciari, precisando che il dato e' emerso da un monitoraggio effettuato dagli Uffici della cittadinanza dei Comuni su richiesta della Regione Umbria e che evidenzia allo stato attuale l'impiego di 643.570 euro, circa il 47,67 per cento di un milione e 350mila euro assegnato nel complesso dalla Regione per la prima annualita'.
"Al monitoraggio - ha detto Casciari - hanno risposto tutti i Comuni capofila delle 12 Zone sociali e cioe' Assisi, Citta' di Castello, Foligno, Gubbio, Panicale, Marsciano, Narni, Norcia, Orvieto, Perugia, Spoleto e Terni. Tra questi, Foligno e Orvieto hanno impiegato tutte le risorse assegnate, mentre Terni ne ha impiegato solo il 13 per cento, mentre Marsciano e Narni ne hanno impiegato il 20 per cento". In tre mesi, da ottobre a dicembre 2011, gli Uffici della cittadinanza delle 12 Zone sociali monitorate hanno attivato 990 interventi, con la punta piu' elevata a Foligno con 247 domande accolte, mentre 131 sono state respinte. I tempi di evasione della pratica sono compresi entro i 30 giorni. In particolare gli interventi richiesti sotto forma di contratto di sostegno hanno riguardato: per il 54,09 per cento per l'agevolazioni sulle tariffe e/o costi dei servizi (12,27 per cento servizi idrici, 15,15 per cento gas, 15 per cento energia, 11,67 per cento Tia e Tarsu), per il 19,09 per cento agevolazioni per l'istruzione dei figli, per il 12,42 per cento agevolazioni sulle spese mediche e sanitarie, per il 5,9 per cento agevolazioni sui canoni in locazione. In particolare e' emerso che l'81 per cento delle famiglie che ha richiesto un intervento e' di cittadinanza italiana mentre il restante 19 per cento e' straniera. Per quanto riguarda la tipologia di famiglia circa il 41 per cento di quelle che hanno richiesto l'intervento hanno figli, di cui il 32 per cento con quattro o piu' componenti (includendo in esso non solo i figli, ma anche anziani o parenti a carico), il 16 per cento madri o padri con figli, l'11 per cento da famiglie composte da una sola persona.
"L'intervento regionale per le famiglie vulnerabili - commenta Casciari - non assume carattere assistenzialistico, ma trattandosi di un aiuto una tantum, vuole limitare sul nascere una situazione di difficolta' transitoria e favorire la continuita' di una vita autonoma dal punto di vista economico della famiglia".
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Sabato
18/02/12
15:58
Brava assessore, ma visto l'andazzo e i tanti fenomeni che emergono di evasione ed elusione delle tasse, non sarebbe il caso, come fa l'ADISU per le borse di studio, di incaricare la guardia di finanza di fare dei controlli sui beneficiari e magari rendere pubblico l'elenco così i cittadini possono rendersi conto se l'aiuto è stato dato a delle famiglie veramente meritevoli.