Welfare, corso a Villa Umbra sugli affidamenti dei servizi sociali
PERUGIA – L’integrazione dei servizi sociali su base territoriale e la collaborazione tra Enti locali e soggetti del Terzo settore è stata al centro del corso “Le procedure per l’affidamento dei servizi sociali (e di altri servizi alla persona) e gli altri modelli per la gestione dei rapporti tra gli enti locali e i soggetti del Terzo Settore” organizzato oggi a Villa Umbra.
Alla giornata formativa, promossa dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica diretta da Alberto Naticchioni, è intervenuto Alberto Barbiero, esperto in materia di appalti e servizi pubblici locali, formatore e collaboratore de “Il Sole 24 Ore”.
“L’evoluzione del sistema dei servizi sociali – ha sottolineato Barbiero - che vede gli Enti locali impegnati nella resa di prestazioni sempre più complesse, risponde al crescente bisogno di interventi qualificati e differenziati per risolvere situazioni di disagio e far fronte a criticità di contesto. Il Codice del Terzo Settore, Decreto legislativo 117 del 2017, ha sistematizzato le linee di intervento di molti organismi operanti nel sociale, razionalizzando anche i modelli organizzativi. La necessità di fornire prestazioni qualificate deve essere poi raccordata con i modelli e i processi del Codice dei Contratti Pubblici, Decreto legislativo 50 del 2016”.
I processi di affidamento dei servizi alla persona, il rapporto tra il Codice del Terzo Settore e il Codice dei contratti pubblici sono stati approfonditi anche alla luce del parere del 19 dicembre scorso del Consiglio di Stato avente ad oggetto “Anac: linee guida recanti indicazioni in materia di affidamenti di servizi sociali”.
“A fronte di un quadro normativo articolato – ha concluso Barbiero - gli Enti locali e i soggetti del Terzo Settore dispongono di una serie di strumenti che consentono di valorizzare i sistemi di rete e di fornire servizi con caratteristiche differenti, in grado di rispondere ai diversi fabbisogni sociali”.
La Scuola, inoltre, sta realizzando, avvalendosi degli esperti Luca Gori e Felice Scalvini, uno specifico laboratorio in materia di servizi sociali che Regione Umbria ha ritenuto opportuno realizzare nell’ambito del progetto “Scuola di innovazione sociale” e che vede Regione, Enti locali, Enti del Terzo settore impegnati a co-costruire una proposta di filiera di coprogrammazione – coprogettazione di servizi sociali innovativi, e relativi strumenti quali: regolamenti, procedure, atti amministrativi da portare all’attenzione dei decisori regionali e fornire così agli enti locali un quadro procedimentale univoco al livello regionale.
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