PERUGIA – Misurare l’impatto generato dalle imprese sociali e dagli enti del terzo settore al fine di promuovere azioni innovative di welfare territoriale. E’ l’obiettivo dell’attività 3 “Definizione di un metodo di valutazione di impatto di progetti e azioni innovative di welfare territoriale” appena partita a Villa Umbra nell’ambito del progetto formativo “Scuola di Innovazione Sociale”, curato dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica diretta da Alberto Naticchioni e parte degli interventi messi in campo dalla Direzione Regionale Salute, Welfare. Organizzazione e Risorse Umane della Regione Umbria a sostegno delle politiche socio-sanitarie.

Il percorso formativo previsto dall’Attività 3 è stato presentato stamani dalla Regione Umbria, di concerto con la Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica e con l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, Facoltà di Economia, Dipartimento di Management e Diritto, alla presenza di operatori sociali espressione dei partenariati che sono risultati vincitori del bando regionale.

I lavori dell’incontro denominato “Il ciclo dell’impatto sociale per gli enti del terzo settore” sono stati aperti in sala Europa da Fabio Paparelli, Presidente della Regione Umbria e poi condotti dal gruppo di lavoro dell’Università di Roma “Tor Vergata”, composto da Luigi Corvo, Lavinia Pastore, Arianna Manti, Marco Biazzo.

“La Scuola di innovazione sociale ideata in collaborazione con la Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, fiore all’occhiello regionale – ha sottolineato il Presidente Paparelli – intende accompagnare i processi di innovazione sociale sul territorio per riformare radicalmente il modello di welfare locale e dare risposte sempre più tempestive e soddisfacenti ai bisogni della nostra comunità. Bisogni che, oggi, richiedono l’elaborazione di nuovi paradigmi sia sul piano sociale che su quello economico e la messa a sistema di procedure partecipative quale metodo ineludibile per la progettazione e programmazione dei servizi. Il rinnovamento del welfare passa, inoltre, per un migliore utilizzo delle risorse, per lo sviluppo dell’impresa sociale e di progetti sperimentali di innovazione sociale. Proprio su quest’ultimo aspetto, abbiamo approvato 17 progetti che avvieranno in diverse aree interventi di welfare territoriale in attuazione delle misure previste dal POR FSE 2014-2020 e che finanziamo con contributi che vanno da un minimo di 120mila euro ad un massimo di 550mila euro”.

Il progetto formativo “Scuola di Innovazione Sociale” mira ad accompagnare, con una azione di sistema, i processi di innovazione sociale sul territorio regionale attraverso interventi di formazione e rafforzamento delle competenze degli operatori pubblici e privati nella definizione di nuovi modelli di intervento nelle politiche sociali.

Il progetto prevede tre azioni formative, ideate e coordinate da Paola Casucci e Annalisa Lelli, Servizio Programmazione Socio – Sanitaria dell’Assistenza distrettuale. Inclusione sociale, Economia sociale e Terzo settore della Regione Umbria, e da Cristina Strappaghetti, Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica.

Il progetto “Scuola di Innovazione Sociale” è previsto dal documento “Aree tematiche e settori rilevanti per la procedura regionale relativa all’attuazione delle misure previste dal POR FSE_ Asse 2 inclusione sociale e lotta alla povertà e anche in relazione al POR FESR 2014-2020_ASSE 3_ Competitività delle PMI_RA3.7_Obiettivo specifico Diffusione e rafforzamento delle attività economiche a contenuto sociale”, approvato con deliberazione della Giunta Regionale numero 1151 del 9 ottobre 2017.

Oltre all’attività “Definizione di un metodo di valutazione di impatto di progetti e azioni innovative di welfare territoriale”, oggetto dell’incontro odierno a Villa Umbra, le altre due attività, la prima denominata “Ridefinizione e riqualificazione dei modelli di intervento nelle politiche sociali attraverso metodologie di lavoro innovative” con gli esperti Anna Meroni e Daniela Selloni del Politecnico di Milano - Dipartimento di Design e la seconda chiamata “Accompagnamento del processo di gestione innovativa dei servizi” con gli esperti Luca Gori, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, e Felice Scalvini, esperto Terzo settore, partiranno tra settembre e ottobre prossimi.

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