Welfare/ Casciari: politiche per gli anziani saranno la nuova sfida per l’Umbria
PERUGIA - ''Promuovere politiche per l'invecchiamento attivo rappresenta per le amministrazioni locali una nuova sfida. Cio' lo e' a maggiormente per l'Umbria che e' la quarta regione italiana per indice di vecchiaia'': lo ha affermato la vicepresidente della Regione Umbria, Carla Casciari, intervenendo a Terni alla tavola rotonda dal titolo ''Gli anziani e il volontariato: anno 2011 nella prospettiva del 2012 - anno europeo dell'invecchiamento attivo'', organizzata - come ricorda un comunicato della Regione - per il 25/mo anniversario della fondazione Centro Sociale per anziani A. Volta.
''L'invecchiamento della popolazione - ha detto la Casciari - non deve allarmare, al contrario deve far riflettere 'sulla grande risorsa' che gli anziani rappresentano per la comunita', il cui ruolo attivo va valorizzato. In proposito, la Regione Umbria ha individuato come asse di intervento specifico la costruzione di percorsi per l'autonomia e il benessere degli anziani nell'ambito dei propri e abituali contesti di vita''.
''Il secondo piano sociale regionale infatti – ha spiegato l’assessore -, indica come strada da percorre la valorizzazione del patrimonio di relazioni personali di ogni anziano che ognuno ha costruito nel tempo. E' anche in quest'ottica che si collochera' la proposta di una legge regionale alla quale stiamo gia' lavorando e che dovra' dare risposte alle esigenze dell'anziano nella sua globalita' coinvolgendolo nella vita sociale e culturale del territorio''.
''In pratica - ha proseguito la vicepresidente - l'obiettivo che come Regione Umbria ci proponiamo per il 2012, anno europeo per l'invecchiamento attivo e la solidarieta' tra le generazioni, e' quello di diffondere la consapevolezza che l'invecchiamento attivo della popolazione non e' solo prioritario per il contenimento della spesa pubblica in campo sanitario ed assistenziale, ma e' davvero una opportunita' per la comunita' che potra' avvalersi dell'esperienza e della disponibilita' di tempo delle persone di eta' avanzata. Inoltre, l'impegno dei 'nonni' in attivita' di volontariato favorisce la realizzazione di progetti sociali utili alla comunita' e favorisce uno scambio importante tra le generazioni che, oggi piu' che mai, assume un valore per la crescita culturale dei giovani che potranno assorbire la tradizione e l'esperienza dei piu' grandi''.
''In Umbria cio' e' possibile - ha concluso Casciari - perche' i soggetti che si collocano nella fascia tra i 65 e 67 anni di eta', sono in grado di badare a loro stessi avendo, quasi tutti, ancora un livello di autonomia alto che realisticamente puo' rimanere tale se supportato da politiche attive volte a contrastare i rischi tipici dell'avanzare dell'eta'''.
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