“Da dove prenderà i soldi la Regione, per mantenere i livelli dei servizi Cup  dell’informatizzazione regionale, ora che, si dice, obbligata a chiudere o privatizzare Webred?”.
E’ la sintesi estrema di un’interrogazione con cui il Consigliere Zaffini chiede urgenti chiarimenti all’assessore Rossi circa le sorti della società in house, dei servizi erogati e dei dipendenti che in essa operano.
Secondo l’analisi di Zaffini, infatti “con la cessione ai privati, Webred Servizi Scarl non sarà più esente da Iva, come accaduto finora in virtù del suo status di soggetto ‘in house’, ma la Regione sarà tenuta a liquidare, alla nuova società, fatture con iva computata al 22 per cento (23 a partire da luglio 2013) che, stando agli ultimi fatturati, avranno un’incidenza circa due milioni di euro”.

 

“Al problema dell’iva – spiega sempre il consigliere d’opposizione – si aggiunge, poi, il ‘mark up’, stimabile in un ulteriore 10-15 per cento  rispetto all’attuale fatturato, che il nuovo soggetto (privato o cooperativa che sia) dovrà destinare alla copertura di oneri finanziari, remunerazione del capitale investito e utile aziendale; costi di cui la Regione deve dare conto spiegando come intenda mantenere i livelli e l’erogazione dei servizi, senza incidere sulle tasche, già provate, dei contribuenti umbri”.
“Da ultimo, ma non per ultimi – incalza il consigliere – ci sono 400 posti di lavoro da tutelare che rischiano, non solo di mandare in crisi altrettante famiglie, ma soprattutto di mandare in crisi il sistema dei Cup delle Asl regionali, interamente gestito dai lavoratori di Wbered Servizi. E’ una partita molto delicata – aggiunge Zaffini – in cui la Regione deve dimostrare di avere le idee chiare sul da farsi, innanzitutto portando immediatamente in Consiglio Regionale il piano di razionalizzazione della società che deve essere approvato dal commissario straordinario, previsto dal decreto di spending review, entro il prossimo 14 novembre”.

 

“Per questa ragione – conclude l’esponente del centrodestra – risulta urgente che l’assessore venga in Consiglio a presentare gli atti che la maggioranza pone in essere sul percorso di riorganizzazione di Webred, sui costi aggiuntivi che esso verosimilmente comporterà e sul riflesso che avrà in termini di servizi ai cittadini e alle pubbliche amministrazioni coinvolte”.     

 

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