Comunicato della Rete +di194voci

Vogliamo contraccettivi ormonali gratuiti per tutte le donne in Piemonte e in tutta Italia.

I contraccettivi ormonali sono farmaci di provata efficacia e sicurezza per la salute, essendo utilizzati dagli anni ‘70 in tutto il mondo da milioni di donne.

Malgrado ciò l’Italia rimane il peggiore fra tutti i Paesi del nord-ovest dell’Europa in quanto a politiche di distribuzione dei contraccettivi e della consulenza, secondo i dati pubblicati dal Forum del Parlamento Europeo per i diritti sessuali e riproduttivi. Una buona politica di supporto alla contraccezione, peraltro già prevista dalla legge del 1975 sull’istituzione dei consultori familiari e dalla legge del 1978 sull’aborto, potrebbe anche contribuire a modificare le nostre pessime performance sulla natalità come dimostra la Francia, il Paese con la più alta natalità in Europa ed al contempo con una fra le migliori politiche per la contraccezione e l’aborto.

Già nel 2018 la Regione Piemonte aveva deliberato (Deliberazione Consiglio Regionale n. 300 – 27935) “la possibilità di erogazione gratuita dei contraccettivi ormonali, nonché dispositivi intrauterini, contraccezione d’emergenza e preservativi maschili e femminili” al fine di “promuovere la salute sessuale e riproduttiva delle giovani generazioni, di facilitare le scelte di pianificazione familiare efficaci e di tutela della salute delle donne, e, quindi, di ridurre i tassi di abortività”.
Questa delibera è stata sempre disattesa dall’attuale Giunta Regionale che non riconosce la contraccezione come metodo di prevenzione primaria dell’aborto (in quanto evita gravidanze non desiderate o non possibili) e contrabbanda come prevenzione l’erogazione di soldi alle Associazioni antiabortiste da utilizzare per campagne pubblicitarie e per mancette alle donne già in gravidanza che avrebbero lo scopo di convincerle a non abortire. 

Ad Aprile di quest’anno, il Comitato Prezzi e Rimborsi dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha approvato la completa rimborsabilità da parte del servizio Sanitario Nazionale di una scelta di contraccettivi ormonali orali per tutte le donne.
La spesa ipotizzata sarebbe di 140 milioni di euro, poco rilevante se si pensa che lo scorso anno sono avanzati 700 milioni di euro sulla spesa farmaceutica da cui si attingerebbe.

CHIEDIAMO che il Consiglio di Amministrazione dell’AIFA che si terrà il 24 maggio confermi questa decisione!

L’accesso facilitato alla contraccezione, a una maternità e paternità più consapevoli e responsabili costituiscono una concreta attività di prevenzione a difesa della salute delle donne.
La natalità si promuove finanziando le politiche sociali e quelle di piena e buona occupazione e non con le campagne ideologiche contro l’aborto

 

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