FOLIGNO - Apollinea la direzione di Nil Venditti, dionisiaco Vadim Brodski, virtuoso russo tra i più grandi violinisti al mondo. Ed è stato successo straordinario per il concerto inaugurale della Stagione 2018 degli Amici della Musica di Foligno. Una prima assoluta, un vero evento musicale che ha portato in un Auditorium San Domenico sold out - caso raro quando si parla di musica classica -, anche la solidità dell'Orchestra Sinfonica G. Rossini di Pesaro.

E una speciale alchimia ha catalizzato il pubblico, conquistato dalla giovanissima bacchetta di Nil Venditti, direttrice d'orchestra perugina, appena 23enne, talento puro che ha coinvolto tutti con l'energia e il brio assoluto di Rossini e delle sue Sinfonie da Il barbiere di Siviglia, da Il turco in Italia e da L'italiana in Algeri. Una prima parte che la Venditti ha diretto a memoria, in un sincrono perfetto con le immagini su grande schermo di un film di animazione di Gianini-Luzzati.  Perfettamente a suo agio con l'Orchestra Rossini, compagine puntuale, compatta, perfetta interprete di un'ironica narrazione rossiniana.

Il concerto, eseguito a Foligno in prima assoluta, è una produzione Amici della Musica e Fondazione G.Rossini di Pesaro che ha dato anche avvio con l'appuntamento umbro alle celebrazioni per i 150 anni dalla morte del celebre compositore pesarese. "Siamo davvero felici - dichiara il direttore artistico dell'Associazione folignate Marco Scolastra - di aver messo insieme energie e tradizioni così diverse, differenti anche per età. Un giovanissimo talento, un solista di fama internazionale e un'orchestra importante che ci è anche geograficamente vicina. E il pubblico è stato con noi. La musica ci ha ancora una volta uniti."

Nella seconda parte del programma l'arrivo, attesissimo, di Vadim Brodski, violinista tra i più celebri al mondo, carisma da vendere, virtuosismo coinvolgente che ha portato il fuoco e la passione della più classica tradizione russa nel suonare - ammaliando l'Auditorium -, la perfezione di uno dei capolavori della musica per orchestra e violino, il concerto per violino di Mendelssohn.

Per una musica grande, che ha trovato la giovane Venditti ben salda sul podio a dirigere con gesto chiarissimo e deciso la forza prorompente di Brodski, in un dialogo potente tra storie e generazioni diverse, tra l'orchestra e il solista, di cui ha tirato le fila, volitiva, ma anche capace di accompagnare i suoi misurati gesti alla limpida bellezza di un sorriso verso il meraviglioso Brodski.

Due i bis concessi. Intensa commozione per il primo accompagnato da una dedica di Brodski, nel giorno della memoria, alle vittime dell'Olocausto "La più grande tragedia di tutti i tempi" ha dichiarato prima di suonare l'emozionante preghiera ebraica di Ernst Bloch, "Nigun". Poi è stata la volta, insieme all'Orchestra G. Rossini, della "Polacca in re maggiore" di Henryk Wieniawski.

Tra gli ospiti in platea il presidente dell'Orchestra G. Rossini, Maestro Saul Salucci, e il direttore editoriale della Fondazione G.Rossini Maestro Daniele Carnini, protagonista prima del concerto della conferenza "Perché Rossini?". A loro, intervenuti con un saluto in apertura, è andato il ringraziamento dell'Associazione folignate per l'importante e prestigiosa collaborazione.

 

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