Virginia Raggi è il sindaco dell'Umbria?
Di Ciuenlai - Se ne discute a Roma, ma le conseguenze sarebbero tragiche anche per Perugia e per l'intera regione.
Se Virginia Raggi e la Giunta Capitolina decidessero di porre la parola fine sull'Atac e di portare i libri dell'azienda in tribunale decretandone il fallimento, il botto sarebbe assordante anche per l'Umbria. La società Umbria tpl ha crediti per 70 milioni da riscuotere. Ma non sono crediti privilegiati e quindi rischiano di restare carta straccia.
Chi conosce i conti dell'azienda umbra non ha dubbi. : “se i libri di Atac finiranno in tribunale, quelli di Umbria Tpl potrebbero fare la stessa fine, altro che inchieste giudiziarie”. In attesa di sapere cosa sarà del “mostro di Roma”, l'allarme si presta ad una più larga e profonda riflessione. Nel settore dei servizi la nostra regione è ormai dipendente dalle decisioni della capitale. Dei trasporti si è detto.
Sull'acqua è anche peggio. L'Acea, la società del municipio capitolino, possiede ormai la maggioranza “delle azioni” a Terni e il 49% di Umbria Acque ed è quindi in grado di influire pesantemente sulle decisioni relative all'uso e allo sfruttamento delle nostre sorgenti. Sui rifiuti, per qualcuno, infine, la situazione non è ancora del tutto chiara rispetto agli assetti societari.
Insomma L'Umbria deve sperare che il Sindaco di Roma non decida di far fallire l'Atac lasciando i debitori non privilegiati (leggi Umbria Tpl) in una mare di guai, che il lago di Bracciano torni agli antichi splendori evitando Acea possa guardare all'Umbria come potenziale fornitore d'acqua della capitale e che, anche per i rifiuti, non si abbia a che fare, di dritto o di rovescio, con Ama e/o imprenditori romani, in tema di inceneritori e uso delle discariche.
Perchè se tutto questo ha un briciolo di verità, bisognerà chiedersi chi governa l'Umbria? Se è vero che Raggi e compagnia hanno questi robusti poteri e queste connessioni dalle nostre parti, tanto vale fare una proposta secca : Allargate fino a Corciano la città metropolitana di Roma. Fino a Corciano e no fino a Magione, perchè finito Bracciano, gli potrebbe venire voglia di attaccarsi alla canna del Trasimeno. E i romani sono famosi per il prosciugamento dei laghi laminari.
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