L’Associazione ‘Libera…Mente Donna’ che, tra le proprie attività di prevenzione e contrasto alla violenza di genere, gestisce i due Centri Antiviolenza, aperti nei mesi scorsi a Perugia e a Terni, invia una lettera a tutti i candidati e a tutte le candidate alla carica di Sindaco delle due città umbre.

Nella lettera viene ricordato che la violenza contro le donne è un fenomeno purtroppo ancora molto diffuso nella nostra regione, “rappresenta una violazione fondamentale dei diritti umani, lede sia la libertà che la salute delle donne e attraversa tutte le culture, le classi, le etnie, i livelli di istruzione, di reddito e tutte le fasce di età”; viene inoltre riconosciuto come l’apertura dei Centri Antiviolenza (realizzati grazie al lavoro congiunto di Associazioni e Istituzioni) rappresenti un passo in avanti nella strada del contrasto al fenomeno della violenza di genere, così drammaticamente attuale.

Il progetto dei Centri Antiviolenza, si legge ancora nella lettera , richiede per la propria esistenza e il proprio funzionamento “risorse umane e finanziarie adeguate, oltre all’impegno delle Istituzioni in politiche attive che prevengano e contrastino il fenomeno della violenza di genere a tutti i livelli: dal piano culturale e sociale a quello più strettamente operativo.”

‘Libera…Mente’ Donna lancia, pertanto, un appello ai futuri amministratori affinché si impegnino da subito a sostenere politicamente e materialmente il progetto dei due Centri attraverso azioni “concrete e responsabili, al fine di minimizzare,oggi, i danni che la violenza procura alle donne e ai loro figli”.

Le donne di violenza continuano a soffrire e a morire. La violenza di genere non è un’emergenza imprevista e imprevedibile, ma un fenomeno complesso, storicamente e culturalmente determinato da rapporti di potere diseguali tra i sessi.

Non è più rinviabile, dunque, l’impegno in azioni efficaci di tutti coloro che, a vario titolo, sono chiamati ad interagire per prevenire e contrastare tale fenomeno: associazioni, enti, servizi sanitari e sociali, forze dell’ordine,tribunali, Istituzioni.

 
 

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