La concessione di contributi per l’eliminazione ed il superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati fu istituita con la Legge n. 13 del 9 gennaio 1989 e trovò nei cittadini un immediato e favorevole riscontro comprovato da una domanda sempre crescente alla quale lo Stato non ha fornito una risposta.

I continui e pesanti tagli delle risorse economiche perpetuati dai Governi centrali al bilancio della Regione, producono una situazione assolutamente insostenibile, tanto da mettere a rischio, nel 2013, ogni intervento per l’eliminazione ed il superamento delle barriere architettoniche sugli edifici privati.

Ogni anno pervengono mediamente circa 200 nuove domande di contributo corrispondenti ad una richiesta economica di circa € 900.000,00, a fronte di un contributo statale concesso saltuariamente (solo per gli anni 2002, 2005 e 2006) per complessivi € 619.131,38, che è risultato largamente insufficiente a coprire la richiesta proveniente dai Comuni dell’Umbria.

La Regione con la L.R. 23.10.2002 n. 19 ha stabilito di finanziare un importo per le finalità previste dalla Legge 13/1989, la cui entità è determinata annualmente con la legge finanziaria.

I finanziamenti regionali sono stati rilevanti, dal 2002 al 2012 ammontano a complessivi €. 4.773.742,82, e ne hanno usufruito finora circa un migliaio di famiglie.

Nonostante il forte impegno economico ed amministrativo della Regione (che ha anche istituito un apposito spazio all’interno del proprio sito internet, per chi lo volesse consultare il percorso è www.regione.umbria.it/guida al sito/opere pubbliche/barriere architettoniche dove i privati ed i Comuni possono reperire tutte le notizie in merito alle modalità di accesso ai contributi), il numero delle richieste di finanziamento da parte dei privati ad oggi rimaste da soddisfare sono circa 1.410 corrispondenti ad un fabbisogno economico complessivo di €. 6.609.728,54, che sommati ai finanziamenti regionali considerati come un’anticipazione dei contributi statali, di € 4.773.742,82, ammontano ad una cifra complessiva di €. 11.383.471,36, richiesti al Governo da parte della Giunta regionale.

A ciò si aggiungono gli interventi nel campo delle opere pubbliche, dove l’attenzione è sempre stata costante, infatti i bandi per la concessione di contributi ai Comuni ed Enti pubblici, emanati sia con la L.R. 20 maggio 1986 n. 19 prima, e con la L.R. 23 gennaio 2010 n. 3 “disciplina regionale dei lavori pubblici e norme in materia di regolarità contributiva per i lavori pubblici”, hanno previsto e prevedono espressamente tra le tipologie di opere finanziabili, i progetti per l’abbattimento e l’eliminazione delle barriere architettoniche.

L’art. 1 della L.R. n. 3/2010 ha sancito tra i suoi principi e disposizioni generali, di “promuovere l’accessibilità e la fruibilità per tutti dell’ambiente costruito e non costruito, anche attraverso la eliminazione e la non realizzazione delle barriere architettoniche”.

Significative dell’impegno profuso dall’Amministrazione regionale sono anche:

L’impegno assunto dalla Giunta Regionale ad istituire l’osservatorio regionale sulle politiche per le persone con disabilità, formalizzato con la Deliberazione del Consiglio regionale 20.07.2011 n. 82
e la revisione delle linee di indirizzo regionale per la prescrizione di montascale ai soggetti aventi diritto introdotte con la Deliberazione della Giunta regionale 18.07.2011 n. 774.

Quest’ultima deliberazione prevede due percorsi prescrittivi distinti: uno per i soggetti non deambulanti inseriti in un progetto riabilitativo ed uno per i soggetti non deambulanti inseriti in un progetto assistenziale. Il sopralluogo che precede la prescrizione e la fornitura dei montascale viene effettuato dalle ASL secondo le indicazioni della ASL stessa.

Il Governo centrale deve assolutamente assumere il problema del superamento delle barriere architettoniche, dotando la nostra Regione delle risorse sufficienti per affrontarlo positivamente.

Condividi