In vista del convegno nazionale “Fibre to the Home” che si svolgerà a Milano il 9 e 10 febbraio sullo stato dell’arte e le relative prospettive delle velocissime reti in fibra ottica nel vecchio continente: uno spunto ulteriore per ragionare sulla situazione del cablaggio nel nostro Paese, l’Assessore regionale Stefano Vinti lancia l’allarme sui preoccupanti ritardi che contraddistinguono l’Italia nello sviluppo delle rete di fibra ottica.
“Troppi sono i ritardi sul cablaggio nel nostro Paese – afferma Vinti - In Italia lo sviluppo della fibra è partito addirittura in anticipo rispetto ad altri per poi arrestarsi, tanto che ci siamo visti superati nelle graduatorie di penetrazione della nuova tecnologia da molte altre nazioni. Superfluo sottolineare quanto sia importante la diffusione della fibra. I benefici sono enormi: i cavi ottici permettono di veicolare grandi quantità di dati digitali nelle case e negli uffici ad una velocità enormemente superiore a quella dei cavi in rame attualmente in uso nella stragrande maggioranza dei casi. Navigazione sul Web e download di file in tempi rapidissimi, visione di film ed eventi in streaming con la qualità dell’Alta Definizione, Telelavoro, videoconferenze e tante altre applicazioni, sono fra le molte attività che garantisce una rete capace di viaggiare a 100 Mbit al secondo in entrata e in uscita.“Si tratta – continua Vinti - delle prestazioni tipiche di un collegamento in fibra ottica, a fronte dei 20 Mbit attualmente offerti dalle connessioni Adsl più efficienti, peraltro disponibili solo in alcune zone del paese (prevalentemente i centri urbani) e spesso da dividere con gli altri utenti del servizio che si trovano nelle vicinanze”. Mentre la regione Umbria è impegnata nello sviluppo del progetto regionale per la banda larga, che ha riscosso tra l’altro grande interesse nell’ambito di UrbanPromo dello scorso 28 ottobre a Venezia, Vinti si chiede “come mai ancora non c’è un vero piano Nazionale di Sviluppo della Banda Larga, come mai le Regioni sono tenute fuori dai tavoli Nazionali dove si assumono decisioni su questi temi, come mai dipendiamo sostanzialmente, per lo sviluppo della banda larga, dalle condizioni tecnologiche degli apparati e dai programmi dell’operatore dominante, una situazione insostenibile che sta relegando l’Italia a fanalino di coda in Europa per utilizzo della banda larga. Ormai – conclude Vinti – è necessario inserire nella nostra Costituzione il diritto ad internet così come è necessario inserirlo nello Statuto della Regione Umbria”.

Agenzia Umbria Notizie
 

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