Vino/Cecchini ai produttori del Trasimeno: Regione coerente e sempre disponibile
PERUGIA - ''La Regione Umbria ha cercato fino in fondo, di trovare delle soluzioni per andare incontro alle esigenze del ristretto gruppo di imprenditori umbri di 'Doc Trasimeno' che producono al Lago e chiedevano di vinificare e imbottigliare a Montepulciano. Nonostante il grande impegno, che ha generato due rinvii alla deroga, malgrado tutte le altre componenenti della filiera vitivinicola, ad eccezione della Cia, avessero espresso parere negativo, ieri abbiamo dovuto accettare la decisione del Comitato nazionale dei vini'': e' quanto afferma l'assessore regionale all'agricoltura, Fernanda Cecchini, in merito al non accoglimento da parte del Comitato nazionale dei vini della richiesta di deroga presentata da alcuni produttori 'Doc' Colli del Trasimeno''.
Ripercorrendo a brevi linee le tappe della vicenda, l'assessore Cecchini - riferisce la Regione - ha ricordato che ''le modifiche al disciplinare di produzione 'Doc' Colli del Trasimeno, proposte dal Consorzio di tutela della 'Doc' e accolte dal Ministero all'agricoltura, sono state pubblicate sulla Gazzetta ufficiale per 60 giorni e, solo, durante l'ultimo giorno utile, la Cia ha chiesto una deroga per consentire a 12 produttori umbri, su circa 300 del consorzio, l'imbottigliamento fuori regione''.
''L'assessorato all'Agricoltura - ha precisato Cecchini - si e' subito attivato ed ha riunito il Tavolo verde cercando una mediazione, che non si e' trovata visto che, ad eccezione della Cia, tutta la filiera vitivinicola ha espresso parere negativo, anche per iscritto, diffidando la Regione ad esprimere parere favorevole all'accoglimento della deroga, ricordando anche il precedente della Toscana, regione in cui e' stato vietato a parecchi produttori di 'Doc' l'imbottigliamento in cantine ubicate fuori dal perimetro regionale''.
''Malgrado cio' - continua l'assessore - la Regione ha ottenuto altri due rinvii di modifica del disciplinare, ed ha mediato affinche' i produttori trovassero soluzioni congrue con le cantine. Cosa che non e' avvenuta. Di conseguenza, la Regione ha preso atto del parere negativo ad un rinvio espresso dalla maggioranza Comitato nazionale dei vini.
Alla riunione la Regione - ha precisato Cecchini - era rappresentata dal funzionario responsabile della sezione Ocm vitivinicola che, da oltre 12 anni, e' l'interlocutore della Regione con il Ministero''. In conclusione l'assessore ha evidenziato ''che la Regione ha sempre agito per la tutela degli interessi delle imprese che operano sul territorio, ma le decisioni che riguardano questioni importanti dell'economia vanno prese solo dopo un percorso di concertazione e di accordo comune che, in questo caso, non e' stato mai raggiunto''.
''Malgrado cio', e' stato portato avanti un lavoro di mediazione puntuale che - ha concluso la Cecchini - richiede rispetto, visto che e' sempre stato coerente con gli interessi della comunita' che l'Assessorato rappresenta''.
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