Vinacce Marsciano. Buconi-Psi: Trovare soluzioni per lo stoccaggio
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Nella seduta di oggi dell'Assemblea legislativa, dedicata alle interrogazioni a risposta immediata (question time), il consigliere regionale Massimo Buconi (Socialisti) ha illustrato in Aula l'atto ispettivo riferito alle iniziative che la Giunta di Palazzo Donini intende adottare in merito alla situazione dello stoccaggio delle vinacce nella zona industriale del Cerro, a Marsciano.
Buconi ha rilevato come sia “iniziato lo stoccaggio provvisorio, con l'avversione dell'Amministrazione comunale e dei cittadini che, anche ieri sera, si sono riuniti in una calda assemblea pubblica. Per ora si è trovata un’ipotesi di mediazione, uno stoccaggio provvisorio con un sistema di silos-bag che per il momento migliora un poco la situazione. Ora la discussione si sta spostando sulla realizzazione dell’impianto definitivo, e mi risulta che il Comune di Marsciano ha già presentato una proposta di variante al PRG per non rendere fattibile l’installazione di industrie considerate insalubre. Ed è scattato un’altra volta il ricorso al TAR.
L'autorizzazione concessa dalla Provincia di Perugia per lo stoccaggio è un atto che contiene puntuali e complesse prescrizioni, che da sole evidenziano con chiarezza le criticità derivanti da questa attività, anche in considerazione delle ventennali discussioni di cui è oggetto il sito di Ponte Valleceppi di Perugia. Anche in questa circostanza il problema non sarebbe insorto se le norme avessero previsto all’origine che chi realizza questo tipo di attività le realizzasse al chiuso, sfruttando tutti gli accorgimenti e le tecnologie più moderne.
Chiedo che la Giunta regionale si impegni a sostenere le iniziative del Comune di Marsciano ed a promuovere ogni utile azione politico-istituzionale di governo del territorio affinché non si realizzi il previsto stoccaggio nella zona di Cerro di Marsciano né in altri luoghi con analoghe problematiche e, se necessario, a rivedere la normativa regionale per accrescere la compatibilità di attività insalubri con il territorio. Propongo anche di attivare un tavolo di confronto con la proprietà, le istituzioni e le agenzie interessate”.
All'interrogazione del capogruppo dei socialisti ha risposto l'assessore Silvano Rometti, che ha rilevato come quello delle vinacce a Marsciano è un argomento “molto dibattuto, che la Regione conosce anche per qualche rapporto e contatto avuto con l’Amministrazione marscianese e con il Sindaco. Devo dare atto – ha detto Rometti - dell’impegno che il Comune di Marsciano ha tenuto in questi mesi, tenendo conto di tutte le preoccupazioni e le posizioni che si sono manifestate nel territorio. Purtroppo si tratta di un impianto che per la sua tipologia non è sottoposto a valutazione di impatto ambientale.
La valutazione d’impatto ambientale poteva essere la procedura all’interno della quale tenere conto delle posizioni dei vari soggetti coinvolti e che quindi avrebbe consentito di governare il processo autorizzativo. L’impianto, invece, è stato possibile autorizzarlo attraverso una semplice autorizzazione per le emissioni in atmosfera che consente di prescrivere, di dare indicazioni, ma non è un atto in grado da solo di negare l’autorizzazione stessa, se non ci sono altri vincoli, di tipo paesaggistico, di tipo urbanistico. Quella del Cerro è un’area industriale e quindi di fatto questo stoccaggio è stato autorizzato.
Ritengo che, come diceva il consigliere Buconi, all’interno di queste prescrizioni poteva essere prevista una copertura fissa. Stiamo valutando la proposta del consigliere Buconi. Cercheremo di verificare la possibilità di precisare meglio le norme che definiscono questo tipo di autorizzazioni. Dopo il confronto che c'è stato sono stati ottenuti alcuni risultati, attraverso silos-bag, dove queste vinacce vengono insaccate. In questo modo il problema di cattivi odori o di altro tipo vengono abbattuti. Una criticità è il tempo di insaccamento e le quantità sulle quali quale bisognerà che tutti quanti vigiliamo. Nel passaggio da una situazione transitoria a una soluzione definitiva, la Regione sarà vicina all’Amministrazione comunale per gli aspetti urbanistici di destinazione dell’area per poter gestire al meglio questa situazione”.
Nella replica Buconi si è detto parzialmente soddisfatto. “L'azione più importante da mettere in atto – ha detto – è appunto quella di trovare delle soluzioni condivise con l’Amministrazione comunale, la Provincia, l’ARPA e la proprietà. Al di lì dei ricorsi al TAR, dai problemi se ne può uscire anche in maniera innovativa, mettendo in campo la politica”.
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