PERUGIA - "Il punto di partenza per inquadrare la materia pensionistica nel pubblico impiego è la legge Fornero penalizzante in termini di innalzamento dell'età pensionistica per il settore pubblico, in particolare per il personale femminile. La legge, ha inoltre previsto la risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro da parte dell'Amministrazione che può licenziare a certe condizioni, al compimento dei cosiddetti limiti ordinamentali, ossia al compimento dei 65 anni d'età del dipendente": Rodolfo Affaticati, esperto in materia contributiva, previdenziale e pensionistica nel settore pubblico, ha aperto così stamani la giornata di formazione intitolata "Le novità in materia di pensioni per i dipendenti della Pubblica Amministrazione" nella sede di Villa Umbra della Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica.

Al centro del seminario la Legge di Bilancio per il 2017, "11 dicembre 2016 numero 232", che contiene misure a favore del sistema previdenziale pubblico ed introduce elementi di flessibilità all'impianto pensionistico definito dalla riforma Fornero.

"Quest'anno, la Legge di Bilancio – ha affermato Affaticati – ha introdotto correttivi alla Legge Fornero, in particolare l'Anticipo pensionistico sociale e l'Anticipo finanziario a garanzia pensionistica volontario. L'Ape sociale è destinata esclusivamente ad alcune categorie di lavoratori ed il costo è completamente a carico dello Stato. L'Ape volontaria, invece, non è un trattamento pensionistico, bensì una rendita che prevede un prestito che si instaura dal godimento del nuovo requisito alla maturazione dei requisiti pensionistici e che il lavoratore dovrà restituire in 20 anni. Il prestito è coperto da assicurazione in caso di premorienza del beneficiario con ulteriori costi per il beneficiario. Di recente, il Presidente del Consiglio ha firmato il decreto ma non sono state ancora stipulate le convenzioni con gli istituti di credito".

Tra gli altri temi approfonditi nel corso del seminario, anche i sistemi di calcolo della pensione e le relative modifiche, il cumulo dei periodi assicurativi e le modalità di trattamento previste per i lavoratori che hanno carriere discontinue. Il tema del trattamento di fine servizio ha poi completato il quadro normativo in discussione, con l'obiettivo di fornire conoscenze e strumenti utili ad un approccio operativo a questa complessa materia.  

"L'elemento positivo introdotto dalla Legge di Bilancio – ha concluso Affaticati – riguarda il nuovo cumulo dei contributi che permetterà di riunificare tutte le posizioni assicurative a costo zero e che permetterà ai lavoratori di accedere alla pensione anticipata o di vecchiaia senza sopportare i costi di una ricongiunzione".

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