PERUGIA - La storia della medicina chirurgica e popolare nel cuore dell’Umbria sarà ripercorsa giovedì 12 aprile a Villa Umbra (località Pila, Perugia) in un seminario organizzato dalla Scuola umbra di Amministrazione pubblica, dalle ore 15, al quale interverrà l’assessore regionale alla Sanità Franco Tomassoni. I lavori saranno coordinati dall’amministratore unico della Scuola, Alberto Naticchioni. Porteranno il loro contributo Gian Franco Cruciani, autore del libro “Cerusici e fisici – Preciani e Nursini dal XIV al XVIII secolo”; Francesco Guiggi, chirurgo presso l’Ospedale della Media Valle del Tevere; Tullio Seppilli, presidente Fondazione “Angelo Celli”; Graziano Conti, presidente dell’Ordine provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Perugia.

La storia della medicina chirurgica e popolare dell’Umbria, ricordano gli organizzatori, affonda le sue radici nella Scuola chirurgica preciana che si sviluppò a partire dal 1200 intorno al centro culturale e religioso dell’abbazia benedettina di Sant’Eutizio e nella vicina Norcia per quattro secoli, raggiungendo notevole fama. Già intorno al 900 nell’Abbazia di Sant’Eutizio esisteva una ricchissima biblioteca dove, tra i numerosi testi religiosi e scientifici, erano presenti trattati di medicina. La stessa Regola benedettina prevedeva che i monaci si prodigassero nella cura degli infermi. La chirurgia, fino ad allora praticata in prevalenza dai religiosi, passò ad essere esercitata dagli abitanti della vicina Preci e delle località circostanti. Fu una tradizione a carattere familiare che trasmetteva i saperi della scienza medico-chirurgica da padre a figlio fino alla prima metà del 1500.

Sin dal principio si dedicarono alle specializzazioni della litotomia, erniotomia ed oculistica, dispensando con estrema maestria la propria opera per tutta l’Italia ed oltre. L’apprezzamento nei loro confronti si diffuse a tal punto da identificare con il nome di “Norcini”, dal 1200 agli inizi del 1800, gli operatori che esercitavano la “bassa chirurgia”, quasi tutti provenienti dal comprensorio di Norcia, in particolare dall’attuale Comune di Preci e dal suo circondario. In questo periodo ci fu una grande fioritura di chirurghi, prima empirici, poi “doctores” e accademici, alcuni di gran nome cui affidarono la propria salute papi, imperatrici, re, regine e granduchi. Della gloriosa “Scuola chirurgica di Preci” rimangono notevoli testimonianze nei musei dell’Abbazia di Sant’Eutizio e di Preci.


 

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