PERUGIA – Si contano, tra amministratori, dirigenti e funzionari di Enti pubblici e società partecipate, quasi cento iscritti al corso “Le Società partecipate nella riforma della PA: disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 175/2016” promosso oggi, 11 luglio, dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica ed aperto dall’Amministratore Unico, Alberto Naticchioni.

Al centro della giornata formativa organizzata a Villa Umbra le principali novità introdotte dal decreto legislativo di attuazione della legge di riforma della pubblica amministrazione, legge numero 124 del 2015, che integra e modifica il “Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica”. In aula gli esperti: Stefano Manfreda, avvocato amministrativista a Bologna, PhD in diritto amministrativo presso S.P.I.S.A., Università di Bologna, e Roberto Camporesi, dottore commercialista e consulente per società pubbliche.

“Il Testo Unico delle società a partecipazione pubblica – afferma Stefano Manfreda, avvocato amministrativista a Bologna – è uno dei capisaldi della ‘riforma Madia’, della riforma complessiva della pubblica amministrazione, e risponde all’esigenza di omogeneizzare strumenti normativi pregressi, eterogenei. Si ispira al diritto europeo, con particolare attenzione alla tutela e promozione della concorrenza, e si pone l’obiettivo ambizioso di razionalizzazione delle partecipate, che secondo l’ultimo report europeo sono oltre 8mila. La nuova normativa con riferimento alla razionalizzazione richiede una piano straordinario di riorganizzazione entro la fine di settembre ed introduce verifiche ordinarie, annuali. Il principio è razionalizzare le partecipate senza ricorrere ai meccanismi caducanti automatici del passato recente ed agevolando anche le aggregazioni societarie”. 

Tra i principali argomenti trattati nel corso del seminario: le novità introdotte dal decreto correttivo alla luce anche della sentenza della Corte Costituzionale e del parere fornito dal Consiglio di Stato, le nuove scadenze previste dalla normativa, i vincoli in materia di gestione del personale, l’iscrizione alle liste ANAC, il controllo del socio pubblico, la responsabilità degli Enti soci e degli amministratori delle partecipate.

“Oggi – dichiara Roberto Camporesi, dottore commercialista e consulente per società pubbliche - con l’emanazione del decreto correttivo del Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica abbiamo un compendio normativo definitivo che ha superato anche alcune critiche della Corte Costituzionale. Gli Enti locali, che sono i soggetti soci per il maggior numero delle società a partecipazione pubblica, sono ora chiamati ad attuare adempimenti stringenti. Il primo, con scadenza 31 luglio di quest’anno, è relativo alla riorganizzazione degli statuti delle società a controllo pubblico. Il secondo, con scadenza a fine settembre, è relativo ad un vero e proprio piano di riorganizzazione straordinario delle società partecipate. Gli Enti locali dovranno dunque riesaminare, secondo una logica di razionalizzazione, le proprie società verificandone l’assetto sia organizzativo che economico”.

“Con l’aiuto di due esperti di rilevanza nazionale – commenta Alberto Naticchioni, Amministratore Unico della Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica – abbiamo proposto un’analisi puntuale del nuovo impianto normativo che ha determinato una revisione complessiva della disciplina in materia di società a partecipazione pubblica. La P.A. – aggiunge Naticchioni – è chiamata in tempi rapidi ad implementare nuove procedure e modalità che da un lato garantiscano servizi efficienti ai cittadini e dall’altro riducano la spesa pubblica”.

Nuove iniziative formative sono previste a Villa Umbra in autunno con riferimento agli adempimenti richiesti dalla normativa.

Condividi