A Villa Umbra laboratorio per progettare città accessibili e inclusive
PERUGIA – Individuare le migliori pratiche per la progettazione di città e territori accessibili a tutti ed inserirle in linee guida regionali a sostegno dell’Universal Design. E’ il risultato finale che intende raggiungere il laboratorio “Progettare la città e il territorio accessibile a tutti” appena avviato nel capoluogo umbro.
Il laboratorio formativo, organizzato dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, è promosso dal Comune di Perugia e finanziato dalla Regione Umbria. La progettazione è stata curata dalla Scuola in collaborazione con Inu – Istituto nazionale urbanistica Umbria e ha ottenuto l’accreditamento dei Collegi dei Geometri della Provincia di Perugia e di Terni.
L’azione formativa, partita venerdì 4 ottobre, coinvolge Regione ed Enti locali. Istituzioni al lavoro per integrare criteri, strumenti e metodi dell’universal design nella progettazione, in coerenza anche con il protocollo che l’Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità ha stipulato con il Coordinamento delle professioni tecniche umbre il cui Presidente, ing. Baliani, ha portato il saluto in avvio dei lavori formativi.
Il laboratorio appena avviato rappresenta un’opportunità per superare la logica del mero adempimento normativo e progettare in modo accessibile ed inclusivo andando anche oltre quanto già fissato dalle norme vigenti.
Il gruppo di lavoro è guidato dall’architetto Alessandro Bruni, Presidente INU Umbria, che si avvarrà anche dell’apporto di altri esperti: Francesco Nigro, Architetto, Massimo Porzi, Centro Ausili USL Umbria 2 sistemi di mobilità alternativa, Franco Marini, Dirigente Urbanistica Comune di Perugia, Marco Turilli, Architetto, Giorgio Raffaelli, Festival delle città accessibili, Chiara Bagnetti, Architetto. Previsto inoltre l’intervento di rappresentanti degli Ordini professionali di Architetti, Ingegneri, Geometri, Agronomi.
Il laboratorio, articolato in 13 incontri in calendario tra ottobre e dicembre di quest’anno, si inserisce nella riforma strutturale del welfare avviata dalla Regione Umbria in applicazione dei principi sanciti dalla Convezione ONU. Attraverso l’utilizzo delle risorse del Fondo Sociale Europeo, Regione Umbria intende favorire una programmazione integrata che a partire dai piani urbanistici, ai trasporti, alla cultura, ai luoghi di svago ed in generale di vita, consenta una piena fruibilità a tutti.
Le prassi introdotte con le azioni POR-FSE, le pregresse esperienze umbre, strumenti approvati a livello nazionale quali ad esempio le linee guida INU, saranno al centro dell’azione formativa per mettere a sistema e promuovere un modello organizzativo intersettoriale che coinvolga tutti gli attori per la sua costruzione.
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