PERUGIA – “La Regione Umbria ha sempre posto particolare attenzione ai temi del sociale, approvando a inizio legislatura il Piano sociale regionale che dà risposte ai nuovi bisogni, alle nuove fragilità, alle nuove difficoltà. In particolare a minori, anziani, persone con disabilità, emarginati. In questi anni abbiamo investito risorse ingenti e messo in campo strumenti innovativi, coinvolgendo i territori, per costruire percorsi di inclusione. Ora, tocca agli Enti locali. Serve un protagonismo diverso, più accentuato, vero, autentico delle Zone sociali che, attraverso i Comuni, presidiano il territorio e conoscono le specificità e le difficoltà di ogni singola comunità. Serve uno sforzo da parte di tutti i 92 Comuni, da parte delle 12 Zone sociali della nostra regione per rispondere in maniera ancor più efficace e puntuale ai bisogni che si riscontrano in ogni singola zona sociale. Lo scopo del progetto che oggi presentiamo è mettere insieme le diverse risorse ed opportunità presenti nella nostra regione, coinvolgendo Enti locali, il terzo settore, il privato sociale per cercare di trovare soluzioni più efficaci”.

E’ quanto dichiarato, oggi a Villa Umbra, da Luca Barberini, Assessore alla Salute, alla Coesione sociale e Welfare della Regione Umbria, durante i lavori del seminario “Presentazione del percorso di progettazione territoriale: Impostazione del metodo, condivisione obiettivi e mandato con i territori”.

Al centro dell’incontro la presentazione dell’intervento formativo in materia di politiche sociali, promosso dalla Regione Umbria e finanziato dall’Asse 2 inclusione sociale del Fondo Sociale Europeo. L’obiettivo dell’intervento formativo è costruire un sistema di welfare regionale omogeneo, sperimentare un approccio di lavoro partecipato e integrato nell’analisi dei bisogni delle comunità locali, diffondere sui territori un metodo di lavoro condiviso, valorizzare l’integrazione organizzativa e professionale tra Enti, servizi ed associazioni.

Il seminario di presentazione dell’intervento formativo è stato aperto, stamani a Villa Umbra, da Alberto Naticchioni, Amministratore Unico Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, e da Edi Cicchi, Coordinatrice della Consulta Welfare di Anci Umbria.

“L’Umbria è suddivisa in 12 Ambiti territoriali, definiti Zone sociali, cui spettano le funzioni in materia di politiche sociali e il Piano di Zona – ha sottolineato Naticchioni, Amministratore Unico della Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica – rappresenta uno strumento fondamentale attraverso il quale i Comuni dell’ambito territoriale, associati tra di loro, disegnano il sistema locale degli interventi sociali in concorso con Istituzioni sanitarie e Terzo settore. Il percorso formativo che presentiamo a Villa Umbra è finalizzato a costruire un sistema di welfare regionale integrato. Una sfida centrale per rispondere adeguatamente ai bisogni della cittadinanza. E’ necessario, per raggiungere gli obiettivi del Piano Sociale della Regione Umbria, che tutte le Zone sociali partecipino alle attività formative relative a Liveas 2018-2020, Osservatorio disabilità 2018-2019, Sistema di monitoraggio Piani di zona 2018-2020 e alle attività relative alla Scuola di innovazione sociale. La metodologia prevalente è quella del laboratorio per favorire il processo di costruzione di metodi e strumenti condivisi con le Zone sociali. La finalità è formare operatori pubblici, in particolare coloro che operano negli Uffici di Piano, per il rafforzamento delle competenze necessarie alla definizione dei Piani di zona e validazione delle linee guida regionali”.

“Il sistema locale degli interventi sociali – ha aggiunto Cicchi, Coordinatrice della Consulta Welfare di Anci Umbria – rappresenta un valore aggiunto da valorizzare e mettere a sistema. Ciò significa compiere un’adeguata programmazione, basata su risorse certe. Risorse, oggi, disponibili. Significa fare rete tra le Istituzioni non solo socio-sanitarie ma anche scuole, agenzie culturali, terzo settore. Nel portare avanti questo percorso, occorre non dimenticare chi si trova in quell’area grigia sempre più vicina alla vulnerabilità totale”.

L’incontro è stato coordinato da Alessandro Vestrelli, Dirigente del Servizio Programmazione e sviluppo della rete dei servizi sociali e integrazione socio-sanitaria della Regione Umbria. Relatori della giornata formativa: Daniela Bucci e Carlo Giacobini, Agenzia E.Net, Nicoletta Levi, Comune di Reggio Emilia.

“Il progetto formativo – ha osservato Bucci, Agenzia E.Net - è finalizzato a rilanciare la programmazione sociale a livello di zona attraverso una nuova lettura dei bisogni sociali, delle risorse disponibili e delle soluzioni attivabili, in una logica di integrazione, per superare la frammentazione delle politiche sociali, degli attori, dei programmi e dei processi”.

Numerosi gli interventi di Comuni, Cooperative ed Associazioni registrati al termine del seminario. L’intervento formativo si svilupperà a partire da febbraio in tre laboratori che lavoreranno, fino a maggio, parallelamente. Ogni laboratorio sarà composto da operatori pubblici degli uffici di piano e delle zone sociali. I laboratori saranno guidati da formatori esperti in programmazione europea, gestione amministrativa e politiche sociali nella simulazione di progettualità incardinate su linee di finanziamento europee, a partire dai bisogni sociali individuati nella fase di diagnosi della comunità locale ed in facilitazione di programmazione partecipata.

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