A Villa Umbra 17 Regioni discutono sulla spesa sanitaria
PERUGIA - Si è aperto ieri, 9 novembre, a Villa Umbra, il settimo Laboratorio di benchmarking tra sistemi sanitari regionali “Franco Tomassoni” sul controllo della spesa sanitaria promosso da Regione Umbria e Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica.
Laboratorio nazionale a Villa Umbra
All’edizione 2017 intitolata “Nuovi strumenti e prospettive di sviluppo per il governo della spesa sanitaria” partecipano 17 regioni da nord a sud, in rappresentanza di tutto il territorio nazionale. Oltre all’Umbria, sono presenti Toscana, Marche, Lazio, Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, Liguria, Valle d’Aosta, Provincia Autonoma di Bolzano, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Molise, Campania, Calabria, Sicilia, Sardegna.
I saluti istituzionali dell'Amministratore Alberto Naticchioni
A portare i saluti istituzionali agli oltre 120 iscritti provenienti da tutta Italia l’Amministratore Unico della Scuola, Alberto Naticchioni, ed il Presidente della Sezione regionale di controllo della Corte dei conti, Fulvio Maria Longavita.
“Il Laboratorio – afferma l’Amministratore Unico della Scuola, Alberto Naticchioni – è diventato ormai un appuntamento conosciuto a livello nazionale in cui i tecnici delle diverse regioni possono confrontare le proprie esperienze ed elaborare nuovi modelli e innovative soluzioni organizzative e operative in ambito sanitario. Questa iniziativa, si propone come un luogo aperto di scambio di buone pratiche finalizzato al miglioramento dei nostri centri sanitari e più generale alla crescita del sistema pubblico. Per contribuire ad un’analisi accurata dell’andamento e della distribuzione della spesa sanitaria del nostro Paese intendiamo sviluppare con future azioni formative – ha annunciato Naticchioni – la collaborazione con Agenas, l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, Ente pubblico non economico di rilievo nazionale che svolge funzioni di supporto al Ministero della Salute e alle Regioni per le strategie di sviluppo e innovazione del Servizio sanitario nazionale”.
Il plauso del Presidente della Sezione regionale di controllo della Corte dei conti, Fulvio Maria Longavita
Il Presidente della Sezione regionale di controllo della Corte dei conti, Fulvio Maria Longavita, ha espresso plauso all’iniziativa perché offre la possibilità di riempire di contenuti concreti i principi generali di efficacia, efficienza ed economicità dell’azione amministrativa e nel caso di specie della Sanità. Al riguardo, ha evidenziato che trattasi di principi che richiedono, per il loro concreto tradursi in azione, il confronto tra gli operatori impegnati nel settore. L’auspicio espresso dal Presidente è che oltre gli aspetti della spesa come tale sia considerato il grado di soddisfazione del bisogno dei cittadini, sottolineando che la Corte dei Conti è sì organo “ausiliario dell’Amministrazione”, ma esercita le sue funzioni a servizio dello “Stato Comunità”, ossia dei cittadini.
Il Presidente della Sezione regionale di controllo della Corte dei conti ha, inoltre, sottolineato che sono stati approvati i bilanci dell’Azienda ospedaliera di Perugia e dell’Azienda ospedaliera di Terni.
I lavori aperti dall'Assessore regionale Luca Barberini
I lavori sono stati aperti da Luca Barberini, Assessore regionale alla Salute, Coesione sociale e Welfare. “La VII edizione del Laboratorio - ha affermato Barberini - conferma l’attenzione della Regione Umbria verso il servizio sanitario territoriale e la volontà della stessa di confrontarsi con altre realtà regionali, nella consapevolezza che ciascun ambito locale può dare un contributo d’innovazione al processo di riorganizzazione del sistema salute. Innovare oggi è assolutamente necessario, soprattutto in sanità, visti i grandi cambiamenti sociali in atto, trainati dal progressivo e rilevante invecchiamento della popolazione, che presenta nuovi bisogni e richiede nuove risposte in termini servizi e di qualità assistenziale. La Regione Umbria sta avviando un percorso di riforma, attraverso il nuovo Piano sanitario regionale, che poggia sui risultati positivi raggiunti finora. Anche per quest’anno, infatti, come ormai avviene ininterrottamente da diversi anni, l’Umbria è tra le tre Regioni italiane ‘benchmark’ per la definizione dei costi medi standard in sanità, al fine della determinazione delle quote di riparto del Fondo sanitario regionale. Risultato – conclude Barberini - che conferma la qualità dei servizi offerti non solo della rete ospedaliera, ma anche dell’assistenza territoriale e della rete della prevenzione. Questi risultati rappresentano una spinta ulteriore a portare avanti il processo di riorganizzazione, per dare risposte più adeguate ai bisogni di salute dei cittadini migliorando ancor più i servizi offerti”.
L'Umbria confermata regione benchmark
Insieme all’Umbria ci sono Marche e Veneto tra le Regioni punto di riferimento nel 2017 per determinare i costi standard in sanità utili per arrivare a stabilire le quote di riparto del Fondo sanitario nazionale, “le cosiddette Regioni benchmark”. La valutazione avviene attraverso una serie di indicatori relativi sia alla qualità assistenziale che alla qualità della spesa. Tra i 19 indicatori presi in considerazione sono stati considerati il punteggio della griglia dei Livelli essenziali di assistenza (Lea), i risultati di esercizio valutati dal tavolo degli adempimenti relativi al 2013, la degenza media pre-operatoria, la spesa farmaceutica pro capite e il costo medio dei ricoveri.
L'intervento del Davide Faraone, Sottosegretario di Stato Ministero Salute
Nel corso della mattina è intervenuto via Skype anche Davide Faraone, Sottosegretario di Stato Ministero Salute, che ha elogiato i promotori del Laboratorio per “il prezioso lavoro svolto”. Si tratta, secondo quanto dichiarato dal Sottosegretario Faraone di coniugare il contenimento della spesa pubblica con il mantenimento dell’universalità dei servizi.
“Il Governo Renzi prima e poi quello Gentiloni – ha dichiarato il Sottosegretario Faraone - hanno dimostrato che è possibile incidere sulla tassazione ai cittadini, abbattendo le tasse, senza tagliare la spesa sociale. Sulla sanità in questi anni abbiamo fatto importanti investimenti e l’auspicio è che dalla Legge di Bilancio escano più risorse per il Fondo sanitario nazionale. Da un punto di vista di riequilibrio dei conti siamo soddisfatti, diminuiscono le regioni in disavanzo. La strada che stiamo percorrendo risulta dunque utile e corretta. Il compito che abbiamo ora di fronte è duplice: da un lato si tratta di mantenere un trend costante di controllo della spesa delle singole regioni in modo da evitare che si torni al passato con bilanci fuori controllo, dall’altro si tratta di migliorare i servizi delle regioni ancora lontane da quelle all’avanguardia. Appuntamenti come il Laboratorio di Villa Umbra servono per raccogliere utili contributi in questa direzione”.
Il Laboratorio è giunto alla VII Edizione
Il Laboratorio, coordinato scientificamente dal Professor Niccolò Persiani, ordinario di economia sanitaria alla facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Firenze, è giunto alla VII edizione. I lavori sono guidati da docenti universitari, esperti del Ministero della Salute, della Corte dei conti.
“La sanità – dichiara il Professor Niccolò Persiani - si configura da sempre come un settore complesso, fortemente contrassegnato dalle implicazioni a livello sociale e dal rapporto fra Stato e Regioni nel riparto delle competenze per il suo governo. Negli ultimi anni, il sistema salute è stato chiamato ad una revisione capace di coniugare l’obiettivo della copertura universalistica della domanda di salute con quello del contenimento della spesa. L’esigenza di ripensare gli assetti del sistema salute è ancora attuale e spinge ad approfondire la riflessione in materia. Ne è riprova la costante crescita di partecipanti al Laboratorio di Villa Umbra. Le Regioni dimostrano di volersi confrontare in modo aperto e vogliono essere protagoniste del processo di ridefinizione del modello sanitario in atto”.
Il programma dei lavori
La mattinata di apertura è stata dedicata all’analisi della spesa sanitaria a livello nazionale con interventi di Alfredo Grasselli, Corte dei Conti sezione autonomie, Nicola Salerno, Reforming.it, e Mario del Vecchio, Cergas Bocconi. Nel pomeriggio sessione sul tema “Spesa in conto capitale e finanziamento degli investimenti” declinato da Moraldo Neri, Regione Toscana, Massimiliano Spagnolo, Gruppo Bancario Iccrea, Marcello Faviere, F.a.r.e. - Federazione delle Associazioni, Regionali Economi e Provveditori della Sanità.
Oggi, seconda giornata di lavori con la sessione sulla “Integrazione ospedale/territorio e cronicità”, moderata da Natalia Di Vivo, Agenas, con i contributi di Nicola Pinelli, Fiaso - Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere, Paola Pisanti, Ministero della Salute, Walter Orlandi, Regione Umbria, Maria Chiara Corti, Regione Veneto, Giuseppe Tonutti, Regione Friuli Venezia Giulia. Nel pomeriggio, sessione “La spesa ospedaliera integrazione pubblico/privato”, con i contributi di Marcello Giannico, Regione Lazio, Lolita Gallo, Regione Molise, Vincenzo Ferrari, Regione Calabria, Giulia De Leo, Presidente Aiop Umbria – Associazione Italiana Ospedalità Privata.
Domani tavola rotonda conclusiva focalizzata sulla certificabilità dei bilanci e sulle nuove prospettive del controllo della spesa sanitaria. Vi parteciperanno: Stefania Garassino, Ministero della Salute, Carlo Chiappinelli, Presidente della Sezione Controlli Corte dei Conti del Lazio, Marzia Cavazza, Regione Emilia Romagna, Roberto Agnello, Regione Sicilia, Walter Orlandi, Regione Umbria, Mauro Bonin, Regione Veneto, Gian Paolo Di Lorenzo, Assirevi – Associazione Italiana Revisori Contabili, Eugenio Anessi Pessina, Ce.Ri.S.Ma.S. - Centro Ricerche e Studi in Management Sanitario. Le conclusioni e la chiusura dei lavori saranno curate da Catiuscia Marini, Presidente Regione Umbria.
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