Video Le Interviste di Qualità: la concentrazione del capitale e i suoi effetti
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Per ordinare il libro https://www.mimesisedizioni.it/libro/9788857592336
Ecco il video su “ *La concentrazione mondiale del capitale nel mondo* ( *sia nelle democrazie occidentali che nei Paesi capitalisti con regimi autoritari, a cominciare della Cina che è il Paese la crescita di questa concentrazione è stata più forte* ) e i suoi effetti, sia macroeconomici che interni nelle singole aree continentali sia nei singoli Paese. Il video è al centro di questa puntata de “ *Le Interviste di Qualità* ”, che sta andando in onda nelle *Tv delle regioni italiane.*
Protagonisti della puntata sono Il *Prof. Stefano Lucarelli*, che insegna politica economica presso l’Università degli studi di Bergamo (ha insegnato anche presso l’Università Bocconi, l’Università di Pavia, lo IUSS e l’Università della Calabria e ha pubblicato numerosi libri), e il *Prof. Raffaele Giammetti* , ricercatore in economia politica presso l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale. Ha studiato le reti economiche complesse presso la Scuola IMT Alti Studi di Lucca ed è stato ricercatore invitato presso l’Università dell’Essex. È autore di diversi saggi pubblicati su riviste internazionali.
Al centro il libro, scritto da Professori Lucarelli e Giammetti insieme al *Prof. Emiliano Brancaccio* (insegna politica economica presso l’Università degli studi del Sannio, a Benevento. Annoverato tra gli esponenti delle scuole di pensiero economico critico, ha pubblicato saggi su varie riviste accademiche internazionali ed è stato vincitore nel 2004 del premio “Bresciani Turroni” dell’AISPE. È autore di vari libri), dal titolo “ *La Guerra Capitalista - Competizione, centralizzazione, nuovo conflitto imperialista* ”, che sarà nelle librerie dal 25 novembre ( _Mimesis Edizioni_ ) ma che si può già ordinare andandovsul sito dell'editore (https://www.mimesisedizioni.it/libro/9788857592336).
Dall’intervista emerge un filone di analisi, che recuperando e attualizzando l’analisi marxiana sulla concentrazione del capitale (che negli ultimi tre decenni è stata ancora più forte di quella dei redditi di cui tanto si parla), afferma che “la guerra moderna non può mai scaturire dalle smanie individuali di qualche pazzo al potere. Essa, piuttosto, è il tragico sbocco di un grande meccanismo impersonale: una ‘legge’ di tendenza verso la centralizzazione imperialista del capitale”. Un argomento che è all’ordine del giorno negli articoli del _Financial Times_, la Bibbia del sistema capitalista, e di altri bastioni della grande finanza mondiale come “ _’Economist_ ”.
“Dimenticato dagli eredi più o meno degni della tradizione del movimento operaio – affermano infatti gli autori - Marx viene invece letto, citato e celebrato dagli organi di stampa della grande finanza mondiale, dall’“Economist” al “Financial Times”. Un paradosso solo apparente, che si spiega con il crescente interesse delle classi dominanti verso la grande ambizione del metodo scientifico marxiano: disvelare le ‘leggi’ di movimento del capitalismo per tentare di anticipare le sue traiettorie. La più rilevante di queste ‘leggi’ trae origine dalla feroce competizione tra capitali che ogni giorno sui mercati determina vincitori e vinti, con i primi che ‘uccidono e mangiano’ i secondi: è la cosiddetta tendenza verso la centralizzazione dei capitali in semprel meno mani, che ineditel tecniche di ricercal consentono oggi di verificare empiricamente. Ma questa tendenza non riguarda solo la sfera economica. La sua forza dirompente agisce a tutti i livelli e contribuisce a delineare i tratti distintivi di questo tempo carico di minacce: dal declino delle democrazie liberali alle recrudescenze imperialiste, fino ai nuovi venti di guerra globale”.
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