CITTA' DI CASTELLO - «Abbiamo mantenuto gli impegni con i cittadini, dove altri hanno fallito». A dirlo sono gli esponenti del Pd tifernate dopo che nella notte fra lunedì e martedì il Consiglio comunale ha votato a maggioranza (con i si dell'intero centro sinistra; il no di Andrea Lignani Marchesani di 'Fratelli d'Italia', di Valerio Mancini e di Marcello Rigucci della Lega e l'astensione dei gruppi consiliari di Castello Cambia e Tiferno Insieme) l'ordine del giorno sulla Color Glass spa di Trestina.

Nel documento, firmato da tutti i consiglieri della maggioranza, si prevede la convocazione della «Commissione Assetto del territorio in tempi rapidissimi per mettere a confronto tutti i soggetti, come l'azienda, il Comitato, i rappresentanti di Trestina, il Comune, Arpa, Asl e Regione», per favorire l'informazione e il confronto con l'impresa per una «una possibile delocalizzazione».

La seduta è stata lunga e complessa, tanto è vero che è terminata a tarda notte, e piena di colpi di scena. Il primo è stato quando l'esponente de 'La Sinistra', Giovanni Procelli, ha richiesto la possibilità di anticipare l'ordine del giorno proprio sulla Color Glass, ricevendo un netto «no» dalle opposizioni. «Un chiaro segnale – hanno evidenziato gli esponenti del Pd – di chi fa politica per il benessere dei cittadini di Trestina e chi, invece, cerca solamente lo scontro contro il Comune, facendo anche speculazione sulla pelle dei residenti». Situazione simile si è creata, poi, al momento della votazione dell'ordine del giorno.

«Il documento che abbiamo presentato come Pd e come maggioranza – continuano i vertici del partito - riassume le richieste dei residenti, che ci sono state espresse nei diversi incontri e gli impegni presi in assemblea a Trestina dal capogruppo Zucchini e dal vicesindaco Bettarelli. A questo punto chiediamo pubblicamente: perché avete votato no? Perchè vi siete astenuti? Se le vostre battaglie erano per la sicurezza e per il benessere della zona sud, come mai non avete votato le richieste dei cittadini? Le risposte, però, vorremmo che i membri della minoranza le diano ai loro elettori, sopratutto quelli della zona sud e non a noi».

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