NORCIA – E’ stata un vero successo la presentazione dell’ultima fatica del nursino Luciano Trincia “L’odore del Novecento. Guerre, migrazioni, luoghi di memoria nelle carte di Luigi Trincia (1912-1990)”, tenuta a Norcia lo scorso 16 agosto su iniziativa dell’archivio storico comunale. “Un libro esemplare, che andrebbe letto nelle scuole, perché narra i grandi eventi del Novecento in modo semplice e avvincente, avvicinando adulti e ragazzi ai fatti della Storia”. Così Franco Mirri, assessore alla cultura del Comune di Norcia, ha aperto la manifestazione che si è svolta nel Cortile della Castellina.

All’appuntamento, che ha visto fra i relatori il sindaco di Norcia Gian Paolo Stefanelli, la direttrice dell’Archivio Storico Caterina Comino, il vicesindaco Franco Mirri e lo stesso autore Luciano Trincia, hanno preso parte oltre 160 persone. “Questo libro è un viaggio nella storia d’Italia, da gustare con tutti e cinque i sensi”, ha commentato il sindaco Stefanelli. “Parte da una famiglia di Norcia e attraversa l’Italia intera nell’arco dell’intero secolo, immersa in un contesto storico di vicende nazionali vissute dai protagonisti del libro in prima persona”. Il libro infatti è anche una storia al femminile.

Molte pagine sono dedicate a Enrica, una ragazza di Norcia che si sposa nel 1911 a diciotto anni e rimane vedova di guerra nel 1916 a ventitré anni, con due figli a carico. Dall’Umbria si trasferisce a Roma, dove studia alla scuola di Ostetricia alla Sapienza e diventa una delle prime ostetriche diplomate nella capitale, per trasferirsi poi a Cava dei Tirreni per esercitare la professione di levatrice, trovando così la sua strada di donna e di madre in anni in cui il ruolo femminile era confinato quasi esclusivamente ai lavori domestici.

La direttrice dell’Archivio Storico, Caterina Comino, ha sottolineato proprio come dalla lettura e dalle immagini che accompagnano il testo risulta un vivace spaccato dell’identità personale e collettiva nell’Italia del Novecento, una fotografia a volo d’uccello sul paese e sulle sue trasformazioni dai primi anni del secolo alla caduta dei regimi comunisti. “Enrica, una delle protagoniste del libro, diventa così una figura paradigmatica, che riassume nella sua storia la storia di moltissime donne italiane del Novecento”, ha commentato la Comino. Lo storico Luciano Trincia ha concluso la manifestazione ricordando come anche i grandi eventi del XX secolo possano essere raccontati in maniera accessibile al grande pubblico, seguendo le storie e gli itinerari personali delle donne e degli uomini che hanno vissuto quel tempo.

“Cambiando i nomi dei protagonisti del libro, questa storia potrebbe essere la storia di molte famiglie italiane di quegli anni, che hanno vissuto sulla propria pelle le due guerre mondiali, l’esperienza dell’emigrazione, la fatica della ricostruzione e dello sviluppo economico”. Sulle note di alcuni brani eseguiti dal gruppo “Otto Jazz”, gli attori Emanuela D'Abbraccio e Paolo Millefiorini hanno poi letto alcune pagine del libro, accompagnando così il numeroso pubblico presente all’interno di questa storia “pubblica” e “privata”, in cui i grandi eventi del “secolo breve” si intrecciano a vicende individuali, a volte drammatiche, a volte felici.

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