VI rapporto Uil “Famiglia – Reddito – Casa”: a Perugia calo degli affitti
PERUGIA - I prezzi degli affitti, nonostante la diminuzione avvenuta su gran parte del territorio nazionale, rimangono sempre troppo onerosi per le famiglie italiane che spendono in media, mensilmente, 613,78 euro. Il costo dell’affitto incide mediamente per il 28,8% sul reddito delle diverse tipologie di famiglie prese a campione nel VI Rapporto Uil “Famiglia – Reddito – Casa”.
A Perugia i valori di locazione nel secondo semestre 2010 hanno fatto rilevare una sensibile diminuzione, pari al 3,3%. Ma il costo mensile medio di un affitto nel capoluogo umbro è ancora oneroso, pari a 412,25 euro, ovvero il 19,3% del reddito familiare. Nel Rapporto è stata calcolata l’incidenza mensile dell’affitto sul reddito delle famiglie di Perugia. Sono state prese in esame quattro diverse tipologie familiari, distinte per reddito lordo e numero di lavoratori.
Per tutte queste è stata presa in considerazione un’abitazione di 70 metri quadrati. Il primo caso vede una famiglia composta da quattro persone con due figli minori a carico, che percepisce un reddito lordo annuo di 36.000 Euro: l’affitto (considerata la media di 412,25 euro al mese) incide per il 14,7%. Secondo caso: famiglia composta da quattro persone, con un lavoratore che percepisce un reddito lordo annuo pari a 18.000 Euro, più un cassaintegrato che percepisce mensilmente 892,86 euro lordi, più due figli minori a carico. In questo caso, l’affitto “mangia” il 18,4% del budget.
Terzo caso: famiglia composta da quattro persone, di cui due lavoratori cassaintegrati che percepiscono ciascuno mensilmente 892,8620 euro lordi, più due figli minori a carico. Il costo dell’affitto incide in maniera molto pesante, pari al 34,9%. Nel quarto caso, è stata presa in esame una famiglia composta da quattro persone, di cui un lavoratore dipendente che percepisce annualmente 18.000 euro lordi, una moglie e due figli minori a carico: l’affitto rappresenta il 25,8% delle spese mensili.
“Il disagio abitativo – afferma il segretario regionale della Uil, Claudio Bendini - deriva dall’azione congiunta di tre diversi fattori: lo stress economico, derivante dal costo di accesso alla casa e dal suo mantenimento; l’inadeguatezza dello spazio abitativo, determinata da problemi di sovraffollamento; l’inidoneità abitativa, risultante dal livello di dotazioni fondamentali dell’alloggio che, insieme, rendono l’alloggio insoddisfacente rispetto alle esigenze familiari. Per questo – conclude Bendini - continuiamo a ribadire la necessità di porre, al centro dell'attenzione, una vera e nuova politica per l’affitto, introducendo ulteriori politiche fiscali premianti che possano prevedere la possibilità, per l’inquilino, di detrarre dalle tasse parte dell’affitto, cosa che auspicavamo con l’introduzione della cedolare secca”.
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