Il 18 gennaio scorso si è svolto l'ennesimo incontro al MISE sulla lunga vertenza Treofan che vede coinvolti 130 lavoratori diretti più tutto l'indotto. Purtroppo gli elementi e i dati concreti sulla reindustrializzazione che ci si aspettava di avere, dopo tutti questi mesi di attesa, non sono arrivati. 
L’Assessore Fioroni a maggio 2021 dichiarava: “il riconoscimento della cassa integrazione per i lavoratori della Treofan è un risultato importante" e rappresenta "solo un primo passo per avviare un percorso di reindustrializzazione e riposizionamento competitivo del polo chimico". Il progetto sustainable valley è strategico per l'intero tessuto economico regionale.

Bene, a distanza di tutto questo tempo, non si comprende come ancora non siano emersi progetti in grado di esprimere una riqualificazione di un sito industriale ricco di competenze e storia come quello del polo chimico ternano. Nessun passo in avanti, nessun aggiornamento da parte del liquidatore o dal referente della nuova task force nominata dal ministro Giorgetti.

Il sospetto è che chi ha responsabilità stia tentando di nascondendosi dietro le rassicurazione del rinnovo di una cassa integrazione finanziata peraltro sulla base delle risorse previste nell'Area di Crisi Complessa. Uno strumento fortemente voluto dal Comune di Narni e spesso dimenticato da chi governa in questo momento Regione e la Città di Terni.

La dimostrazione plastica della gravità della situazione si percepisce persino dalle dichiarazioni del Sindaco di Terni Latini (Compagno di partito dell’Assessore Regionale) che afferma: «La situazione Treofan, oltre a lasciare nelle angosce le famiglie dei diretti interessati ha ripercussioni negative sull’intero nostro territorio».
Parole che danno la misura della preoccupazione per una reindustrializzazione non andata in porto nell’arco dei primi 12 mesi di cassa integrazione e sulla quale restano ombre per il futuro.

Il Sindaco di Terni oggi finalmente propone e parla di una nuova cabina di regia ad hoc che, a livello ministeriale, sia in grado di vagliare e armonizzare tutte le linee di finanziamento (PNRR in primis) e i possibili investitori in una visione più ampia, di sistema…

Il paradosso di questa proposta è che arriva con un anno di ritardo rispetto a quando la lanciò, argomentando motivazioni e obiettivi, il Sindaco di Narni De Rebotti.
Purtroppo chi governa oggi la Regione sembra trattare questi importanti temi con superficialità, a colpi di slogan, apparentemente senza avere una visione strategica di questo territorio.

Al contrario dovremmo essere protagonisti di una proposta ragionata, forte, condivisa tra istituzioni e parti sociali. Abbiamo bisogno di rapportarci con la Regione con l’autorevolezza di un contesto condiviso, altrimenti siamo troppo deboli.
Bisogna ragionare di uno schema territoriale vasto, una cabina di regia interistituzionale, che abbia l'obiettivo di elaborare proposte che nel nostro ambito possano rappresentare il tentativo di aggredire la fase di crisi che stiamo attraversando, trasformandola in una nuova fase di crescita, in grado di creare una ricaduta sull'economia, l'ambiente, lo sviluppo.
Ovviamente con questo approccio anche le crisi industriali ne beneficerebbero.

Anche se sono passati mesi importanti e tempo prezioso, pur ai supplementari, ben venga quindi la proposta del Sindaco Latini di istituire una cabina di regia, ma auspichiamo che questa parte di regione sia in grado di proporre un progetto strategico di territorio condiviso, una visione ampia e lungimirante in grado di gettare le basi di un nuovo patto di sviluppo industriale, economico e sociale.

Fabio Svizzeretto
Capogruppo PD Narni
 

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