Vertenza TPL UmbriA. o sindacati dal Prefetto. Poco cambia se non in peggio
Le organizzazioni sindacali sono state convocate dal prefetto per un incontro in risposta alla chiusura negativa delle procedure di raffreddamento sul Tpl, a causa dei tagli di 2.8 milioni di euro decisi dalla Regione. Tagli a cui si somma la preoccupazione per la gara sul Tpl che, se fatta a più lotti, potrebbe secondo i sindacati "distruggere l'equilibrio del trasporto pubblico locale in Umbria”.
"Abbiamo con forza confermato la volontà di proseguire la battaglia a difesa del trasporto pubblico locale in Umbria poiché ad oggi non vediamo spazi di soluzione della controversia - spiegano i sindacati dopo l’incontro con il prefetto - Abbiamo tutti rilevato la necessità di interrompere questo processo di tagli, che non tiene conto delle difficoltà che molte famiglie stanno vivendo a valle di una pandemia mondiale e di una guerra nel cuore dell’Europa”. Ma a preoccupare i sindacati, che sono pronti anche ad indire lo sciopero regionale se necessario, ci sono naturalmente anche le ricadute dei tagli sull’occupazione in Busitalia e sull’organizzazione del lavoro. "Filt cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Faisa Cisal sono fortemente preoccupate per il futuro dei lavoratori e di questo servizio fondamentale, costituzionalmente garantito, nella nostra regione”.
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