PERUGIA - “Non si può che esprimere moderata soddisfazione per l’esito temporaneo della vertenza Perugina che scongiura i licenziamenti e raggiunge un accordo per la ricollocazione di 364 operai. Ma dobbiamo sapere che si tratta di una soluzione parziale, ottenuta grazie a scelte di sacrificio sostenute a senso unico dai lavoratori. I 20 milioni investiti dall’azienda, per una multinazionale come la Nestè, sono l’equivalente di un caffè”.

Questa la dichiarazione del Consigliere Regionale Attilio Solinas che assieme a sindacati e lavoratori ha seguito la vertenza Perugina fin dall’inizio

“Al di là di questo dovuto, parziale e casomai tardivo intervento a tutela delle persone, del lavoro e dei lavoratori - afferma Attilio Solinas -  quello che deve essere chiesto alla dirigenza è il Piano Aziendale sempre promesso e mai presentato. E’ solo sulla base di questo che si potranno comprendere le reali intenzioni della dirigenza della Perugina, non solo rispetto allo stabilimento di San Sisto ma a tutto il comparto aziendale.

“Ora abbiamo una fabbrica efficiente e produttiva” ha affermato il Direttore delle relazioni industriali dell’azienda, Gianluigi Toia. Una affermazione strumentale, fuorviante e sbagliata. Una fabbrica più efficiente, capace di competere con i maggiori competitor europei –  afferma Solinas - non è il prodotto della decisione di fare a meno di 364 operai lavoratori, ma di un Piano Aziendale che analizzi con serietà e competenza le dinamiche del mercato, la dimensione della domanda, la qualificazione del management e dell’intera struttura produttiva. Parli di questo, Toia, ci dica quando verrà presentato il Piano Aziendale, su quali direttrici si fonda ed a quali finalità tende”.  “Adesso si apre la fase vera, quella più delicata della vertenza Perugina, quella nella quale si deciderà il destino complessivo dell’azienda e si comprenderanno le reali intenzioni della multinazionale, se restare a Perugia o delocalizzare. Questa è la vera partita”.

Per questo è fondamentale che si costituisca un tavolo istituzionale permanente composto da Regione, Comune di Perugia e Unione Europea con l’obbiettivo di seguire passo a passo l’intera vicenda e di fare quanto dovuto affinché l’azienda rispetti gli impegni per il rilancio dell’intera struttura Perugina, per il mantenimento, la riqualificazione e l’allargamento di una base produttiva che ha dimostrato in questi anni grandi competenze e responsabilità. Competenze e responsabilità che mi auguro siano patrimonio anche dei vertici della Nestlè-Perugina”.

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