Dopo la firma dell’accordo fra la Rsu della Colussi e l’Azienda, ratificato poi con un referendum dai lavoratori, ora cominciano i problemi.

L’intesa prevede un piano di intervento di 80 milioni di investimenti, di cui 50 in marketing e pubblicità e 30 in potenziamento, ammodernamento degli impianti e interventi sulla riqualificazione e riconversione di una parte del personale.

Come contropartita nei prossimi giorni, però, dovranno uscire dalla fabbrica 59 lavoratori e avverrà il passaggio di altrettanti operai da fissi a par time, torna così il numero proposto dalla proprietà fin dall’inizio.

E’ evidente che si tratta di un pessimo accordo, che ha portato alla divisione dei lavoratori: da una parte ci sono coloro che si sono salvati, dall’altra quelli che dovranno uscire.

Inoltre, questo ridimensionamento dell’azienda, dato che ha trasferito produzioni altrove, riguarda anche la modifica dei tempi di lavoro, dei ritmi e delle efficienze, e porta quindi al peggioramento delle condizioni di lavoro degli operai e a rendere quelli che rimangono ancora più precari.

Oggi, sappiamo tutti che il problema fondamentale delle famiglie è il lavoro che non si trova o che si perde.

Avvertiamo che nel nostro paese sta tirando un’ aria di destra che si preannuncia molto pericolosa.

Purtroppo da alcuni anni il governo nazionale di centro sinistra ha fatto approvare, dalla sua maggioranza allargata a destra, leggi che hanno prervisto una abolizione dei diritti del lavoro e concesso agli industriali ampia manovra di gestire le aziende: allora è naturale che i lavoratori sconcertati

si stiano indirizzando altrove.

Noi riteniamo che anche il sindacato sia parte di questo problema, poichè ha rinunciato al suo ruolo di tutelare la difesa dei posti di lavoro, delle condizioni in fabbrica, delle pensioni e della redistribuzione del reddito prodotto.

La Sinistra per Perugia, inoltre, sostiene da tempo che non basta fare un accordo, ma quello che lo completa è la sua gestione non solo interna ma complessiva, cioè assistere e seguire i lavoratori, sopratutto non lasciando soli quelli che vengono espulsi dall’azienda.

La Sinistra per Perugia è in prima fila per costruire, insieme alle altre forze di sinistra, un’ alternativa democratica e di svolta a questo governo dei padroni, dei finanzieri e della confindustria.

Giuseppe Mattioli
La Sinistra per Perugia

 

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