PERUGIA - La Commissione d'inchiesta “Verifica delle condizioni di inquinamento dell’area ternana e del Narnese” dell’Assemblea legislativa ha ascoltato questa mattina il direttore dell’Agenzia regionale per l’ambiente, Luca Proietti, per un approfondimento su qualità dell’aria ed emergenza Covid in Umbria. Ai componenti dell’organismo di indagine, Francesca Peppucci (presidente – Lega), Michele Bettarelli (vice presidente – Pd), Thomas De Luca (M5S), Daniele Nicchi (Lega) e al consigliere Daniele Carissimi (Lega), il direttore Proietti ha illustrato i dati relativi ai monitoraggi effettuati dall’Agenzia, con particolare riferimento al Ternano.

Due gli aspetti su cui si è focalizzata l’attenzione: il primo riguarda il trend degli ultimi 10 anni, che vedrebbe un complessivo miglioramento della qualità dell’aria ed una riduzione degli inquinanti e delle polveri sottili legata a fattori ambientali e produttivi e alle prescrizioni a cui i siti di quel territorio hanno dovuto adeguarsi. La situazione dovrebbe ulteriormente migliorare quando verrà portato a termine il progetto che prevede il riutilizzo delle scorie e la copertura della loro area di stoccaggio nell’acciaieria; il secondo è relativo al monitoraggio specifico che il periodo di lockdown ha consentito, permettendo di valutare le diverse componenti dell’inquinamento e delle polveri sottili in un periodo in cui il traffico veicolare e la produzione industriale erano praticamente fermi. Dai dati di quel periodo sarebbe emerso che, sebbene il meteo e la situazione geomorfologica abbiano un ruolo importante, sono i camini a biomassa e i sistemi di riscaldamento obsoleti a riversare in atmosfera il 60 percento delle Pm10. Una rilevazione che, secondo Proietti, potrebbe tornare utile alle istituzioni e ai decisori politici per mettere rapidamente in campo le misure necessarie ad incidere su questa fonte di inquinamento. Una azione che, puntando anche a ridurre l’impatto sui cambiamenti climatici globali, dovrebbe incentrarsi su energie rinnovabili, efficientamento energetico e mobilità sostenibile.

Dopo la relazione del direttore di Arpa, Thomas De Luca ha sollecitato interventi per valutare il livello di contaminazione dei terreni e le conseguenze sull’agricoltura, la zootecnia e quindi la salute umana, auspicando l’impiego dei fondi già disponibili per la modernizzazione degli impianti di riscaldamento.

Daniele Carissimi ha proposto una ulteriore analisi dei diversi inquinanti contenuti nelle polveri sottili e un monitoraggio sulle emissioni di tutti i camini industriali.

 

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