PERUGIA - "Alla luce delle dichiarazioni del CEO di Thyssen Krupp, riportate dall'agenzia di stampa Reuters, circa la volontà di procedere alla vendita di AST non possiamo che sollecitare la convocazione urgente di un incontro al Ministero dello sviluppo economico, che già avevamo chiesto allo stesso ministro Carlo Calenda nello scorso mese di settembre, quando erano emerse notizie, sempre tramite agenzie di stampa, relative all'ipotesi di accordo tra la multinazionale tedesca e Tata Steel, al fine di ottenere chiare e precise informazioni da parte della dirigenza di TK". E' quanto affermano la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e il vice presidente, Fabio Paparelli, che chiedono al Governo di convocare con la massima urgenza, in sede ministeriale, la dirigenza di TK "affinché dia chiare ed ufficiali comunicazioni circa l'ipotesi di cessione di AST".

"Non è infatti più tollerabile – afferma la presidente Marini -  che la TK continui ad affidare a note di agenzia comunicazioni che riguardano i futuri assetti proprietari di un sito industriale di grande rilevanza strategica non solo per Terni e l'Umbria, ma per il Paese. E' ormai dal 2012 che Thyssen utilizza tale irriverente ed inusuale modalità di gestione delle relazioni sindacali ed istituzionali.  E non ci meraviglia, quindi, apprendere ora, sempre da una agenzia di stampa, la volontà di TK di cedere l'AST".

"Ciò che però deve essere chiaro – aggiunge Marini - è che in quanto rappresentanti delle istituzioni regionali e locali a noi interessa prima di tutto la messa in sicurezza del futuro di questo sito industriale, della sua capacità produttiva e dei suoi livelli occupazionali. Le Acciaierie di Terni sono figlie della storia industriale dell'Umbria e dell'Italia; una storia che noi intendiamo difendere in ogni sede. Per questo, ritengo essenziale, e non più rinviabile, un incontro con la dirigenza di TK in sede governativa, al fine di acquisire informazioni ufficiali circa gli obiettivi e le scelte strategiche della multinazionale con riferimento alla controllata italiana, operante in un settore strategico, come quello degli acciai speciali – conclude Marini -, per il sistema produttivo regionale e nazionale".

 

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