TERNI - Avrebbero costretto la loro vittima, un ternano, a pagare 6 mila euro a fronte di un prestito di 3 mila, i due uomini - un trentunenne di Terni e un romano di 48, anche lui residente nella città umbra - arrestati dalla squadra mobile del posto con l'accusa di usura.
E' stata la stessa vittima - riferisce oggi la questura - a rivolgersi alla polizia per mettere fine alle richieste di denaro da parte dei due definite dagli investigatori sempre più pressanti e angoscianti, con tanto di minacce telefoniche, che andavano avanti da circa un anno.
L'uomo ha raccontato agli agenti della terza sezione della mobile di essersi rivolto al trentunenne per far fronte a delle spese necessarie per i suoi familiari, ma l'accordo iniziale di restituire i 3 mila prestati, più 600 euro, non sarebbe stato rispettato: nonostante stesse effettuando il pagamento, le richieste di denaro erano aumentate fino a dover restituire poco meno di 6 mila euro, con l'aumento di 100 euro ogni volta che l'uomo pagava in ritardo.

 

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