PERUGIA - Promuovere la conoscenza e la salvaguardia della biodiversità urbana, ovvero di quell'insieme di natura selvatica che vive nelle nostre città, nel rispetto e nella condivisione degli spazi con la popolazione.

Perché la biodiversità non esiste solo fuori da noi, in luoghi lontani con specie faunistiche e floristiche esotiche e sconosciute, ma anzi è molto più vicina e accessibile di quanto si possa immaginare. Le città, e le loro periferie, possono infatti essere “lette” adottando la lente della biodiversità e le scoperte saranno molteplici.

E’ questo uno dei principali obiettivi di questa prima edizione di Urban Nature, la manifestazione organizzata da WWF Italia in 50 città domenica 15 ottobre e che, anche a Perugia, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, vedrà appuntamenti di sensibilizzazione, di confronto e di animazione aperti a tutti.

Al Parco Chico Mendes, a partire dalle 10 si svolgeranno giochi e attività per i più piccoli, che avranno a loro disposizione animatori e istruttori per trascorrere una mattina all’insegna della natura. Per un pubblico più adulto, alle 10,30 si terrà, nella sala dell’Ostello Mario Spagnoli (Via Cortonese, 4), un incontro sugli obiettivi, le attività messe in campo e le prospettive del verde in città, a partire dal progetto Futuro nel verde.

“Futuro nel verde ha riscosso enorme successo –ha annunciato questa mattina, nel corso della conferenza stampa a Palazzo dei Priori il Vice sindaco e assessore all’Ambiente Urbano Barelli- non solo a livello locale, con i 55 progetti presentati, un numero inaspettato che testimonia la volontà de cittadini di prendersi cura della propria città, ma anche a livello nazionale. E’ stato illustrato a esperti del settore e istituzioni a Venezia, in occasione di un convegno sul tema, ha avuto il plauso degli operatori presenti a Urban Promo a Firenze, ci è stato chiesto di illustrarlo a Seattle. Un progetto, dunque, che nasce dalla diffusa partecipazione cittadina per approdare a progetti di riconosciuta qualità, per finanziare i quali stiamo cercando risorse diverse, attraverso ad esempio il PSR e il Gal. Un progetto –ha concluso il Vicesindaco- che ci ha impegnati e continua a impegnarci molto ma sul quale crediamo anche molto per riqualificare il verde cittadino.”

Proprio domenica, in occasione di Urban Nature sarà ufficializzato l’accordo tra Comune e WWF nell’ambito di Futuro del verde.

“Il progetto dell’amministrazione –ha sottolineato Sauro Bargelli del WWF Perugia- ha anticipato quelli che sono gli obiettivi della manifestazione, direi che è un esempio virtuoso di concreta attuazione delle finalità di Urban Nature. Per questo, come WWF, vogliamo mettere a disposizione la nostra esperienza e le nostre competenze su due punti di Futuro nel verde che riteniamo fondamentali. Da un lato, l’attività di raccordo degli Osservatori civici, nominati dalle varie associazioni affidatarie delle aree verdi, soprattutto per quel che riguarda la vigilanza ambientale e, dall’altro, la comunicazione verso la cittadinanza tesa a far comprendere l’enorme valore del verde pubblico sotto ogni aspetto.”

Anche la consigliera Angela Leonardi ha voluto sottolineare come Futuro nel Verde sia “uno strumento di valorizzazione del grande lavoro delle associazioni del territorio, attraverso il quale il Comune ne sostiene la progettualità e il finanziamento, con l’obiettivo, peraltro già in atto, di far si che la città, le famiglie, i bambini, gli anziani, i ragazzi, si rimpossessino delle aree di verde pubblico con un meccanismo virtuoso di partecipazione e condivisione.”

Tra i presupposti di Urban Nature vi è il fatto che gli esperti stanno sempre più confermando un aumento di biodiversità nei contesti urbani. Recentemente è stato scoperto che le città sono diventate anche luoghi-rifugio per la biodiversità, come ad esempio per farfalle, api e impollinatori in generale che fuggono luoghi poco salutari per la loro vita, come nel caso dei campi coltivati in modo intensivo con l’uso di pesticidi.

Le città sono considerate da tutti ambienti con poca natura. In realtà anche la città è un ecosistema ed esiste una biodiversità urbana che si regola con meccanismi analoghi a quelli che si innescano in altri tipi di ecosistemi. Dal punto di vista ecologico la città rappresenta uno tra gli ambienti più dinamici e le sue continue modificazioni costituiscono una delle caratteristiche più peculiari.

 

 

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