PERUGIA - "L'Universita' e' un'istituzione prestigiosa che da piu' di sette secoli da' lustro a questa citta' e a tutta l'Italia, formando allievi e studiosi che si sono affermati in ambito nazionale e in quello internazionale. Un'istituzione che rappresenta un patrimonio prezioso per la nostra comunita', che va difeso e aiutato senza remore, con amore e profondo rispetto". Lo ha detto il vescovo di Perugia, Gualtiero Bassetti, stamane dutrante l'omelia nel corso della messa che ha aperto l'inaugurazione del 704esimo Anno Accademico dell'Ateneo perugino.

"Un prestigio - ha proseguito Bassetti - che forse andrebbe rinvigorito con i giovani studiosi che si affacciano, a volte, un po' spaesati in questa difficile congiuntura economica, ma che potrebbero dare moltissimo a questa splendida realta', contribuendo a renderla feconda, cosi' come lo e' stata per i suoi sette secoli di storia". Il vescovo ha citato Benedetto XVI quando ha detto che "la Terra e' 'un libro scritto da Dio' e tutte le scoperte scientifiche, di per se', non escludono la percezione del cosmo come un insieme ordinato. La fede cristiana, infatti - ha proseguito - e' amica della ragione e un Dio senza Logos non puo' essere il Dio cristiano.

Il mondo risponde, dunque, ad un progetto creatore e questo progetto puo' essere percepito anche dall'uomo di scienza, capace di percepire questo Logos perche' la sua intelligenza e' immagine di Dio". L'arcivescovo ha concluso l'omelia sottolineando come "il futuro della nostra Universita' di Perugia e' purtroppo reso complicato dalla scarsita' di risorse che affligge tutto il mondo dell'istruzione. Una scarsita' che forse non riconosce adeguatamente il ruolo centrale che, da sempre, ogni Accademia riveste al centro della societa'. Anche per questo colgo l'occasione per stringermi in preghiera con tutta la comunita' scientifica, con tutti coloro che fanno dei sacrifici enormi per poter portare avanti le proprie ricerche e i propri studi e con tutti coloro che contribuiscono con la loro passione e il proprio ingegno, spesso in solitudine e senza il clamore dei mass media, a far crescere e prosperare questa meravigliosa istituzione che e' lo Studium Perusinum".

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