PERUGIA - Il nuovo magnifico rettore Franco Moriconi punta a dare "sicurezze" all'Universita' degli Studi di Perugia, un Ateneo "con radici ben solide e pronto a ripartire con il piede giusto". Nella sala ex Senato di Palazzo Murena, stamani il neorettore ha tenuto una conferenza stampa, la prima dal suo insediamento, per puntualizzare i concetti chiave dei prossimi sei anni accademici, sottolineando la "speranza" che la sua mano "si veda prima possibile" e ricordando che "chi vuol bene a questa importante istituzione, dalle altre istituzioni alle forze economiche, non deve far mancare la propria collaborazione".
 

Ma prima di tutto Moriconi ha voluto fare "chiarezza" in merito "alle numerose voci - ha detto - che in questi giorni si sono rincorse in diverse sedi a riguardo delle dimissioni del direttore generale dell'Universita' degli Studi". Secondo quanto riferito dal rettore, quelle di Angela Maria Lacaita "sono dimissioni legate in maniera esclusiva a ragioni di ordine personale e desidero inoltre evidenziare - ha aggiunto – come anche il direttore in questi primi giorni di mio governo abbia coadiuvato la mia azione con grande spirito di collaborazione".

Dopo aver quindi espresso gratitudine alla dott.ssa Lacaita "per tutto l'impegno, il tempo e il lavoro che in questi anni ha dedicato all'Ateneo", il rettore ha ricordato che rimarra' ancora in carica per altri tre mesi, giusto per consentire il funzionamento di tutta l'azione amministrativa durante la fase di passaggio con la selezione e la nomina ("non importa che sia legato al territorio - ha annunciato Moriconi - l'importante che sia bravo e faccia funzionare l'Ateneo") di un nuovo direttore generale.
 

Intanto, domani, si svolgera' il primo Senato accademico e il primo consiglio di amministrazione presieduto dal nuovo rettore. Per l'occasione, ha ricordato Moriconi, si parlera' soprattutto di bilancio e di programmazione "per il fabbisogno di personale".
 

"Per quanto riguarda il personale tecnico - ha spiegato ancora - lavoreremo per stabilizzare il piu' possibile i precari", mentre in merito al corpo docenti, "anche se ci sono parametri da rispettare - ha affermato - devo comunque fare il bene dell'Ateneo e per questo faciliteremo il passaggio da ricercatori ad associati, oltre ad ammettere nuovi e giovani ricercatori".
 

 

Il rettore inoltre, nel corso della conferenza stampa, ha fatto il punto sulla direzione che prendera' il suo rettorato e sulle principali azioni da svolgere, come quelle per "combattere" il calo delle iscrizioni: "Gli ultimi dati ci preoccupano ma con un gruppo dedicato di esperti, interni ed esterni all'Ateneo, cercheremo di cambiare tendenza rimboccandoci le maniche attraverso un lavoro capillare. Ci metteremo del tempo - ha proseguito Moriconi - ma raggiungeremo l'obiettivo solo con progetti seri che riescano a coinvolgere anche le altre istituzioni".
 

In particolare, relativamente ai rapporti con gli altri istituti di alta formazione, Moriconi spera quanto prima di poter rilanciare una federazione, insieme all'Universita' per Stranieri, all'Accademia di Belle Arti, al Conservatorio e alla Scuola di Lingue Estere, "per raggiungere un accordo di intenti che consenta di formulare un'offerta formativa che coinvolga tutta la citta'".
 

Per Moriconi va inoltre "internazionalizzata" la didattica, percorrendo una strada "con doppi titoli" e con il solo progetto Erasmus "non piu' sufficiente", mentre in materia di 'governance' il rettore e' chiaro: "La scelta dei vari delegati sara' fatta di volta in volta al bisogno". A breve sara' invece nominato il prorettore e come ha sottolineato Moriconi il designato e' il prof. Fabrizio Figorilli della facolta' di Giurisprudenza.

Ultimo tema affrontato in conferenza dal nuovo rettore e' stato infine quello della convenzione tra Universita' e sistema sanitario regionale: "Non voglio stravolgere niente, mi atterro' alla volonta' della facolta' di Medicina, ma io sono comunque il rettore e non prendo tutto a scatola chiusa".

 

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