Università e sanità/ Intervento di sensibilizzazione dell’associazione Per Terni
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TERNI – E’ con l’obiettivo di sensibilizzare le principali istituzioni regionali sui temi della sanit e dell'università che l'Associazione culturale per Terni città universitaria ha inviato una lettera aperta al presidente della Regione Catiuscia Marini e al rettore dell'Università di Perugia Francesco Bistoni xontenenti alcune proposte e richieste del territorio ternano.
Nel cosrso di una conferenza stampa svoltasi questa mattina, il segretario generale dell'associazione Ciano Ricci Feliziani e il presidente Adolfo Puxeddu hanno affermato che il documento è “il frutto del lavoro di ascolto e partecipazione sul territorio negli ultimi dieci anni”.
“In questi anni con incontri pubblici, documenti, manifestazioni, eventi partecipativi – sta scritto nella lettera - l'associazione ha coinvolto le forze vive della città intorno all'analisi dei punti di forza e delle criticità relative alle esperienze fin qui maturate. L'ormai prossima redazione ed adozione di un documento programmatico sul riassetto del Polo scientifico e didattico di Terni e l'imminente varo della riforma sanitaria regionale impongono al territorio ternano una profonda riflessione e un consistente e concreto impegno di elaborazione per la definizione di proposte da sottoporre alle istituzioni competenti”.
Scendendo nel concreto, in tema di convenzione tra Sistema sanitario regionale e Università l'associazione auspica “una rapida definizione del nuovo schema che preveda importanti risorse per la facoltà di Medicina di Terni e l'azienda territoriale, investimenti necessari a perseguire l'eccellenza e migliorare le strutture”. Inoltre si chiede che le due aziende ospedaliere umbre “sviluppino rapporti integrati e promuovano collaborazioni e sinergie per le alte specializzazioni” e che venga sviluppata la ricerca clinica e vengano affidati incarichi di insegnamento al personale medico del “Santa Maria”.
Per ultimo l'Associazione propone che vengano attivate delle collaborazioni con le università limitrofe, in particolare “La Sapienza” di Roma e implementati i contributi pubblici e privati per lo sviluppo della ricerca.
“E' giunto il momento di dare finalmente stabilità e certezze al futuro della sanità e dell'Università - terminano Ricci Feliziani e Puxeddu - al fine di evitare l'uscita di Terni da una delle prospettive di competitività ancora possibili, rappresentata proprio dalla integrazione tra le eccellenze e le alte specializzazioni dei due settori”.
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