PERUGIA - Presentato questa mattina a Perugia, nella Sala ex Senato di Palazzo Murena, sede del Rettorato, il Progetto di ricerca finalizzato alla realizzazione di un manuale contenente le Linee guida per la qualificazione socio-economica, urbanistica, architettonica ed energetica degli interventi temporanei post sismici in ambito regionale e nazionale.

All’evento è intervenuto Angelo Borrelli, Capo della Protezione Civile Nazionale. 

“Si tratta di un progetto assai utile e importante – ha sottolineato Borrelli -: confido molto in  questa attività, nel lavoro che oggi si presenta: sarà utile non solo per l’Umbria, ma per tutto il territorio nazionale, perché avere soluzioni operative più efficaci e veloci è fondamentale nelle emergenze. La Protezione civile in Umbria è all’avanguardia e plaudo alla decisione dell’Università degli Studi di Perugia di aver fatto evolvere il corso di laurea in Protezione civile di Foligno con nuove iniziative sia formative che di ricerca scientifica, come la presentazione di oggi”.

“Questo progetto, oltre a raccontare un’esperienza di ricerca applicata, intende rafforzare la strategia della nostra Università di impegno nello sviluppo del territorio: da questo punto di vista, l’istituzione di una nuova Laurea Specialistica sui temi della Protezione e Sicurezza del Territorio e del Costruito attivata presso il Polo universitario di Foligno conferma la volontà di agire fattivamente in questo ambito” ha sottolineato il Rettore Franco Moriconi, evidenziando come l’Ateneo di Perugia sia stato l’unico a disporre, ancora per il prossimo anno accademico, l’esenzione dalla tasse universitari per i ragazzi delle zone terremotate.

La ricerca è realizzata dal Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Perugia, in collaborazione con il Dipartimento di Protezione Civile Nazionale, la Regione dell’Umbria e il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi ‘G. D’Annunzio’ di Chieti-Pescara; è stato illustrato dai professori Paolo Verducci (Perugia) e Paolo Di Venosa  (Chieti-Pescara). Il manuale che ne nascerà, raccoglierà sia i contributi disciplinari di ambito urbanistico/architettonico che di ambito ingegneristico/socioeconomico di importanti esponenti del mondo accademico e del mondo delle professioni e degli enti pubblici coinvolti.

“Oggi presentiamo il progetto e la realizzazione di 13 strutture temporanee che abbiamo ideato lo scorso anno e realizzato a Norcia e a Castelluccio, per l’accoglienza di ristoranti, bar e altre attività – hanno quindi spiegato i professori Verducci e Di Venosa -. Si stratta di interventi nella fase dell’emergenza, per rilanciare le aree colpite da calamità. Da qui, da questa esperienza, partirà il manuale che determinerà le linee guida per la costruzione di strutture temporanee: tema importante non solo dal punto di vista urbanistico e architettonico, ma anche da punto di vista della giurisprudenza, con la speranza che possa colmare anche un vuoto interpretativo”.

“E’necessario avere, in un Paese esposto come il nostro,  tecnici e professionisti altamente qualificati nell’ambito delle emergenze – ha detto il professor Vincenzo Pane, progettista del nuovo Corso di Laurea in Protezione e Sicurezza del Territorio e del Costruito –: il nostro corso, interdisciplinare, con il coinvolgimento di 8 Dipartimenti dell’Ateneo di Perugia,  va in questa direzione”. Intervenuti anche Alfiero Moretti,responsabile della Protezione Civile regionale dell’ Umbria, l’assessore regionale Antonio Bartolini (che ha sottolineato l’enorme interesse della Regione Umbria per i temi in questione, a causa dell’alta esposizione del territorio: “ E’ senz’altro il momento di individuare le migliori prassi per trasformarle in linee guida per il futuro”), Diego Zurli, Direttore Protezione Civile, infrastrutture e Mobilità, Regione Umbria,  e professor Giuseppe Saccomandi, Direttore del Dipartimento di Ingegneria,  che ha evidenziato  come il ‘manuale’ rappresenti una novità assoluta che raccoglie un’esperienza ventennale da parte dell’Ateneo perugino, e in particolare del suo Dipartimento, maturata in occasione degli eventi sismici del 1997 e del 2016.

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