“Nei giorni scorsi agenzie di stampa e organi di stampa hanno diffuso dati che danno lo stato delle locazioni in Italia, il 50 per cento dei proprietari dichiara morosità di almeno una mensilità, circa il 90% delle sentenze di sfratto annuali sono motivate da morosità (circa 61.000 su circa 68.000).
Questa situazione si può combattere solo con una proposta shock:
i proprietari accettino di stipulare nuovi contratti di durata triennale con la riduzione del 50% dei canoni di locazione in essere, sia coloro che hanno contratti vigenti ma con morosità incolpevoli di alcune mensilità, sia coloro che hanno sentenze di sfratto esecutive di sfratto per morosità incolpevole, e anche per coloro che hanno sfratti per finita locazione. Agli immobili affittati con canoni dimezzati sia azzerata l’Imu e sia applicata una cedolare secca pari al 1 per cento. Il Governo per rendere possibile ciò dovrebbe sospendere gli sfratti per finita locazione e per morosità incolpevole per almeno un anno. Una proposta semplice che tende a riportare a nuovi contratti, sfratti esecutivi e contratti che oggi vedono morosità parziali, in cambio forti agevolazioni fiscali, con contratti di durata triennale che possono cosi affrontare la fase di crisi economica. Senza una proposta shock cosi formulata resta la situazione attuale con circa 70.000 sentenze di sfratto all’anno, a fronte di questi, la polizia riesce ad eseguirne meno della metà delle sentenze emesse ogni anno, circa 30.000 (comunque socialmente insopportabili) con il risultato che i proprietari hanno di fronte anni di affitti non percepiti. Meglio prendere meno ma prendere ed è meglio raffreddare la questione sfratti che quotidianamente i comuni si trovano di fronte senza essere capaci di trovare o pensare soluzioni adeguate. La nostra proposta è di buon senso se è vero che la crisi economica incide sulla vita di tutti è bene evitare rendite di posizione e inseguire fantomatiche redditività da canoni che non saranno percepiti. Voglio augurarmi che su tale proposta ci sia una ampia convergenza e che Comuni e Governo sappiano comprenderla appieno e nella sua concretezza.”

Condividi