Umbriafiere/ Workshop di Cia e Cesar su biomasse legnose per produzione energia
PERUGIA – “La produzione della biomasse legnose a fini energetici può rappresentare un’interessante fonte di reddito per le aziende agricole umbre, associata a indubbi vantaggi ambientali e sociali, contribuendo a diffondere una cultura di valorizzazione delle risorse locali”. Se ne è discusso questa mattina di fronte a una Sala Europa gremita del Centro Fieristico regionale Umbriafiere di Bastia, nell’ambito dell’incontro su “Le biomasse legnose per la produzione di energia: regole, incentivi ed esperienze realizzate dalle aziende agricole”, secondo appuntamento del ciclo di incontri di approfondimento sulle Agroenergie organizzato dalla Confederazione Italiana Agricoltori dell’Umbria e dal Cesar (il Centro per lo Sviluppo Agricolo e Rurale), in collaborazione con Europe Direct Umbria, Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Perugia e Associazione Italiana Energie Agroforestali (Aiel).
Al workshop hanno preso parte Domenico Brugnoni, Presidente regionale della Cia dell’Umbria, Catia Mariani, Direttore della Cia, Francesco Pennacchi, Preside della Facoltà di Agraria di Perugia e moderatore dell’incontro, Francesco Grohmann della Direzione Regionale Agricoltura e Foreste, Marino Berton, Presidente dell’Aiel-Associazione Italiana Energie Agroforestali e Carlo Franceschi della Cooperativa Bosco Domani.
Il Presidente della Cia, Domenico Brugnoni ha messo in evidenza le tante opportunità che le agroenergie, e nello specifico le biomasse legnose, possono rappresentare per gli imprenditori agricoli umbri, sottolineando al contempo la necessità di normative e meccanismi amministrativi che “rendano fluidi – ha affermato – i passaggi a carico delle imprese agricole che vogliono investire nelle agro energie”.
“Attualmente – ha spiegato il Presidente della Cia - ci troviamo di fronte a ostacoli incomprensibili per chi lavora. Il mio appello – ha rimarcato Brugnoni – è quello di un coinvolgimento delle istituzioni per ragionare sul modello di sviluppo agricolo da noi proposto di sostegno alle energie rinnovabili”.
Richieste che, ha fatto presente il Direttore Mariani, saranno esposte a breve all’assessore regionale dell’Agricoltura Fernanda Cecchini, scendendo nel merito anche del regolamento sulla “Disciplina per l’installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili”, laddove individua le distanze degli impianti dai centri abitati in maniera eccessivamente restrittiva.
«Non è possibile – ha ribadito la Mariani – trovarsi di fronte a incertezze normative che ostacolino la possibilità d’investimento in una regione come l’Umbria, non scevra da difficoltà. Vogliamo lavorare e operare nell’ambito di un quadro certo, nel rispetto delle regole e nel duplice interesse delle imprese agricole e dei cittadini consumatori. In Umbria – ha affermato ancora - abbiamo la possibilità di realizzare ottimi investimenti con il protagonismo degli agricoltori locali coniugando sostenibilità ambientale ed economica».
Le agroenergie, ha sottolineato Francesco Pennacchi, si inseriscono infatti in un modello di sviluppo territoriale di grande valore . A tale fine, ha affermato il Preside della Facoltà di Agraria perugina, occorre un impegno deciso per valorizzare la filiera che dal prodotto agricolo conduce alla produzione di energia, sia in termini di incentivazioni che di tecnologie.
È stato Francesco Grohmann nel corso dell’incontro a fare il punto sugli strumenti normativi regionali che attualmente incidono sulla produzione di biomasse legnose utilizzabili a fini energetici, dal Piano di Sviluppo Rurale alla Strategia regionale per lo sviluppo dell'energia da fonti rinnovabili appena approvata; Grohmann ha presentato anche una fotografia del potenziale regionale di biomasse legnose, in termini quantitativi: l’Umbria, ha spiegato il dirigente della Regione – è ricoperta per il 44% del territorio da bosco e tende a raggiungere il 50% in conseguenza della diminuzione del carico zootecnico e del progressivo abbandono dei pascoli. Il 90 % di tale patrimonio è costituito da boschi a ceduo, vale a dire di quei boschi allevati per la produzione di legna da ardere, metodologia di riscaldamento conosciuta dal 40% delle famiglie umbre, seppure con impianti a bassa efficienza energetica.
«Occorre lavorare – ha aggiunto Grohmann – sull’organizzazione della filiera legno-energia, affinché sia efficiente a tutti i livelli».
Marino Berton ha evidenziato l’importanza che le biomasse legnose andranno sempre più acquisendo nella produzione di energia elettrica e soprattutto termica, alla luce della direttiva comunitaria “20-20-20” che impone a tutti i Paesi membri di raggiungere entro il 2020, il 20% della produzione di energia, da fonti rinnovabili e del Decreto legislativo sulle energie rinnovabili 28 del 3 marzo 2011, che finalmente prende in considerazione le biomasse come importante mezzo per la produzione di energia, favorendo i piccoli e medi impianti volti alla valorizzazione dei sottoprodotti delle produzioni agricole: «L’effettivo interesse nell’investimento sulle biomasse legnose da utilizzare a fini energetici – ha detto Berton – dipende dall’interazione tra politica, normative vigenti e possibilità reddituali per le aziende».
Tra gli interventi che si sono susseguiti di fronte a un pubblico numeroso e attento che ha contribuito a un partecipato dibattito, quello di Carlo Franceschi, che ha riportato l’esperienza della cooperativa forestale “Bosco Domani” operativa da qualche anno in Toscana, sulle montagne pistoiesi.
Al termine del convegno è stato ribadito come le biomasse legnose rappresenteranno una parte sempre più rilevante, oltre il 40%, degli investimenti previsti dall’Unione Europea nel campo delle energie rinnovabili e come la Regione dell’Umbria alla luce delle linee guida previste nella Green Economy possa dare un contributo significativo in tal senso; è dunque indispensabile, è stato ribadito, che le aziende agricole boschive umbre si preparino a raccogliere la sfida.
Il prossimo appuntamento sulle agroenergie organizzato dalla Cia dell’Umbria e dal Cesar, dopo il primo workshop sul fotovoltaico e il secondo sulle biomasse legnose, è in programma il prossimo 15 settembre a Deruta e sarà incentrato sulla produzione di biogas.
Recent comments
12 years 1 settimana ago
12 years 1 settimana ago
12 years 1 settimana ago
12 years 1 settimana ago
12 years 1 settimana ago
12 years 1 settimana ago
12 years 1 settimana ago
12 years 1 settimana ago
12 years 1 settimana ago
12 years 1 settimana ago