Le Segreterie Regionali di Filt Cgil,  Fit Cisl,  Uiltrasporti,  Faisa Cisal e Ugl dell’Umbria, facendo seguito e riferimento alla comunicazione inviata lo scorso 18 settembre 2015, ed alle precedenti richieste di incontro, ad oggi ancora prive di riscontro, con la presente sono a stigmatizzare il comportamento sia della società, sia dei soci della medesima, dal quale si intravede un preoccupante livello di improvvisazione, di mancanza di governo, di disinteresse nei confronti dei dipendenti e di una mancanza di programmazione/progettazione.
 

In occasione dell’assemblea tenutasi lo scorso 30 settembre, è emerso con tutta la sua drammaticità il forte clima di preoccupazione e rabbia che serpeggia tra i dipendenti, i quali hanno dato alle Segreterie Regionali e alle Rappresentanze Sindacali Aziendali un mandato chiaro ed inequivocabile di avviare un percorso che, qualora non dovessero arrivare le risposte richieste, porti alla mobilitazione in tempi rapidi, attivando anche tutte le forme di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, considerato che l’azienda è proprietà pubblica, quindi patrimonio dei cittadini umbri.

Pertanto, si ribadiscono, per l’ennesima e ultima volta, i punti che dovranno costituire oggetto del confronto da avviare in tempi rapidi:

1. chiarezza sulle responsabilità dei vari processi aziendali e sulla interlocuzione sindacale;

2. chiarezza sulla situazione economico-finanziaria dell’azienda e sulle reali intenzioni della compagine societaria per il futuro;

3. chiarezza sulla costituzione dell’ Agenzia regionale trasporti e sulla possibilità di attribuzione delle sue funzioni a Umbria Tpl e Mobilità Spa;

4. verifica urgente della pianta organica dell’infrastruttura ferroviaria;

5. reintegro urgente del personale del DCO e ridefinizione di una loro turnazione adeguata alle prescrizioni di legge in materia di sicurezza e salute dei lavoratori, di orario di lavoro e di sicurezza della circolazione dei treni;

6. presentazione di un piano di risanamento della linea ferroviaria;

7. definizione della problematica inerente il riconoscimento dei titoli di viaggio ai dipendenti e familiari;

8. ripristino di un sistema di incentivazione all’esodo non legato al libero arbitrio aziendale.

 

Per quanto sopra, le scriventi proclamano lo stato di agitazione di tutto il personale preannunciando che, in assenza di un riscontro in tempi brevi, verranno attivate le procedure di raffreddamento finalizzate alla proclamazione dello sciopero di tutti gli addetti. 

 

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