di Franco Calistri

Ma non andava tutto bene in Umbria? L’Umbria non era la regione che meglio di tutte le altre, grazie all’azione del governo regionale di centro-destra guidato da Donatella Tesei, aveva superato e reagito alla crisi Covid? Stando alle ultime elaborazioni della società In.TWIG diffuse dal Sole 24 ore in relazione alla dinamica dei redditi, sembrerebbe proprio di no, anzi, a dire il vero, l’esatto contrario di quanto quotidianamente vanno raccontando da Palazzo Donini. Secondo il sole 24 Ore, che ha elaborato i dati diffusi dal Ministero dell’economia e delle finanze relativi ai redditi, il reddito imponibile pro capite medio a livello nazionale 2021 è di 20.745 euro, segnando una crescita del 4,7% rispetto al 2020 (19.796 euro, + 949 euro) e portandosi al di sopra del dato prepandemico del 2019 (+3,3%). In Umbria il reddito 2021 si attesta sui 19.252 euro segnando rispetto al 2020 uno striminzito incremento dell’ordine del +1,6% (+304), scivolando all’undicesimo posto nella graduatoria delle regioni italiane, ultima regione del centro-nord, superata dalle Marche che tra il 2020 ed il 2021 registra un incremento del reddito medio pro capite del 3,8% (+967 euro). Sempre guardando alla graduatoria delle regioni l’Umbria con quell’incremento di 304 euro è la regione che realizza il risultato più basso tra tutte le regioni.Se guardiamo ai capoluoghi di provincia Perugia, con 21.633 euro, è al sessantesimo posto e Terni, con 20.110 euro, all’ottantaquattresimo posto. C’è poi da fare un’altra considerazione, questi valori medi pro capite sono espressi a valori correnti, ovvero non tengono conto del dato inflazionistico, che nel 2021 era del’1,9%. Considerando quest’ultimo elemento la crescita reale dei redditi umbri diventa negativa, pari ad un -0,3% (a livello nazionale siamo su di un +2,8%).

Oltre questi dati relativi all’Umbria, vale la pena sottolineare come, a livello generale, esca confermato la forte concentrazione della ricchezza in mano di pochi: solo il 5% dei contribuenti (poco più di 2 milioni) guadagna più di 55.000 euro, mentre il 43% degli italiani ( poco meno di 18 milioni di contribuenti) guadagna meno di 15.000 euro, segnando una diminuzione dell’1% rispetto al 2020.

A questo punto ci viene da suggerire (anche se non dovremmo farlo) a questa Giunta regionale, a questa maggioranza di centro-destra di smetterla di nascondere la polvere (ormai macerie) sotto il tappeto, gli umbri non sono degli sciocchi e, come le formiche di Gino e Michele, nel loro piccolo si incazzano. Lo fecero nel 2019, mandando a casa il centro-sinistra, stanchi delle fandonie che andava da troppo tempo raccontando. Non è detto che non lo facciano nel 2024. Certo l’opposizione, le opposizioni si mettessero a produrre idee, organizzazione e movimento, attorno a cui coagulare forse e consenso, mandare a casa questo centro-destra sarebbe più agevole.

Fonte: micropolisumbria.it

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