PERUGIA - C'e' il rinolofo eurìale, il vespertilio smarginato, il barbastello, il serotino comune, l'orecchione bruno e grigio, la nottola di Leisler, il molosso di Cestoni, il miniottero, il pipistrello albolimbato e quello pigmeo: sono in tutto ventiquattro le specie di Chirotteri rilevate in Umbria cui e' dedicato l'Atlante faunistico realizzato dalla Regione Umbria, in collaborazione con l'Universita' degli studi di Perugia.

 

Il volume, dal titolo "Chirotteri dell'Umbria. Distribuzione geografica ed ecologica", e' stato presentato questo pomeriggio nel corso di un incontro
nel Salone d'Onore di Palazzo Donini, alla presenza degli autori e dell'assessore regionale alle Politiche agricole e forestali. Lo riferisce un  omunicato della Regione.
 

La Regione Umbria, e' stato ricordato, si e' distinta negli anni per la sua cura nelle ricerche scientifiche sulla fauna sia di interesse venatorio sia conservazionistico. Risale infatti al 1997 la pubblicazione del primo Atlante, corredato di accurate carte di distribuzione, riguardante l'avifauna regionale. A questo primo importante lavoro sono seguiti l'Atlante dei Mammiferi dell'Umbria, pubblicato nel 2002, e quello sugli Anfibi e Rettili dell'Umbria, pubblicato nel 2006, frutto di una convenzione di ricerca stipulata con l'Universita' degli Studi di Perugia. Ora e' la volta di un Atlante specifico sull'ordine dei Chirotteri.
 

Con questo volume si colma una lacuna lasciata dalla pubblicazione dell'Atlante dei Mammiferi che trattava dei Chirotteri solo brevemente, fornendo
un semplice elenco delle specie segnalate per l'Umbria. E' un'opera che assume un valore particolare per l'interesse che rivestono i Chirotteri per la loro utilita', anche e soprattutto in ambito urbano, nella difesa dagli insetti dannosi, primi fra tutti le zanzare. E' percio' importante ìconoscerli e proteggerli, magari facilitando il loro insediamento vicino alle abitazioni anche con l'istallazione di apposite 'bat-box'.
 

Facendo seguito alla pubblicazione di una ricognizione sui chirotteri umbri nelle collezioni museali di storia naturale ìnella collana de "I Quaderni dell'Osservatorio" faunistico regionale (2009), l'Umbria si pone ancora una volta tra le prime regioni a aver effettuato e pubblicato uno studio a scala regionale sulla presenza attuale dei Chirotteri, realizzando importanti carte di distribuzione delle specie presenti, oltre a descriverne la morfologia e l'ecologia.
Le 24 specie rilevate risultano ben distribuite su tutto il territorio regionale; il maggior numero di specie sono localizzate nell'area del Parco del Monte Cucco e nell'estremo sud dell'Umbria.
 

Il volume rappresenta un contributo importante per completare le conoscenze su questo particolarissimo e non sempre apprezzato ordine di Mammiferi. Come i precedenti studi che hanno portato alla realizzazione di atlanti di distribuzione, non ha il solo scopo di fotografare la situazione esistente, ma quella di fornire solide basi cognitive agli indirizzi gestionali, volti alla fruizione e sfruttamento del territorio.
 

L'Atlante si rivolge sia ai tecnici sia a tutti gli appassionati con un linguaggio semplice e comprensibile; pur mantenendo il necessario rigore scientifico, svolge un'importante opera di divulgazione, ed e' impreziosito da tavole a soggetto disegnate da Lorenzo Starnini e Marco Bovi.
 

 Alla presentazione hanno preso parte gli autori: Cristiano Spilinga, Danilo Russo, Silvia Carletti, Maria Pilar Jimènez Grijalva, Umberto Sergiacomi, Bernardino Ragni. L'iniziativa e' stata coordinata da Roberto Berretta, dirigente del Servizio regionale Caccia e Pesca; tra gli interventi, Giuseppina
Lombardi, tecnico del Servizio Caccia e Pesca, ha illustrato l'attivita' di ricerca applicata alla gestione faunistica svolta dell'Osservatorio Faunistico Regionale.

Condividi