In Umbria il parco naturale diventa “terapeutico”
PERUGIA - In Umbria il parco naturale diventa terapeutico: merito del progetto ''Il parco terapeutico'', promosso dalla direzione regionale agricoltura e foreste, servizio aree protette, in collaborazione con la direzione sanita' e servizi sociali, che porta nelle strutture sanitarie della regione la bellezza e i valori che ispirano le aree protette umbre.
Una seconda fase, sperimentata per la prima volta in Italia, vedra' i parchi diventare luoghi privilegiati per le terapie di cura. Con il progetto, la Regione - spiega un suo comunicato - si propone di coniugare la promozione e valorizzazione delle piu' importanti realta' paesaggistiche umbre con la ''ecoterapia'', una forma particolare di cura dei disagi psichici e fisici che utilizza la natura come medicina.
L'iniziativa, in una prima fase, prevede la distribuzione nelle strutture sanitarie di circa 500 poster informativi naturalistici, con le fotografie di Maurizio Biancarelli, ed e' finanziata con i fondi Por Fesr (Programma operativo regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale) 2007-2013, nell'ambito della campagna di promozione e valorizzazione delle Aree naturali protette e dei siti Natura 2000 presenti in Umbria.
''In questa fase - spiegano Paolo Papa, dirigente del Servizio Promozione e valorizzazione aree protette e Antonio Perelli, dirigente del Servizio Accreditamento e valutazione di qualita' - il progetto ha l'obiettivo di rendere piu' ospitali e accoglienti le strutture sanitarie quali ospedali, case di cura, residenze protette, poliambulatori. L'idea di base scaturisce dal fatto che un'immagine affascinante della natura puo' dare sollievo a persone in uno stato emotivo precario ed e' per questo motivo che fotografie naturalistiche, di grande valore estetico e distensivo, arrederanno i corridoi delle strutture sanitarie. Cosi' come i colori sono una forma di energia - sottolineano -, anche le immagini che ne sprigionano le virtu' possono essere una preziosa fonte di sostegno e conforto chi si trova in difficolta' fisica e psicologica''.
La seconda fase sara' piu' operativa e coinvolgera' direttamente i parchi quali luoghi in cui curare determinate malattie quali malattie cardiocircolatorie, diabete, Alzheimer, disabilita'. Il progetto, pilota a livello nazionale, interessera' inizialmente il parco regionale del Monte Subasio e il parco regionale del Monte Cucco.
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