“La sentenza sull'incidente alla Umbria Olii fa giustizia, ma non può cancellare la gravità di un fenomeno di cui l'Umbria detiene un tristissimo primato. E' giunto il momento che la politica svolga fino in fondo il proprio ruolo e che la nostra Regione prenda i provvedimenti necessari a prevenire le morti bianche e a contrastare tutte quelle attività economiche esercitate in dispregio delle leggi”. Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio regionale, annuncia la presentazione nei prossimi giorni di una
proposta di legge per introdurre l'obbligo di adozione, per le aziende operanti in regime di convenzione con la Regione, del modello di organizzazione, gestione e controllo previsto dal decreto legislativo 231 del 2001.

“Morti bianche, infiltrazioni mafiose, casi di collusione e corruzione, reati ambientali – spiega Dottorini - sono eventi dai quali anche la nostra Regione purtroppo non è immune e richiedono interventi urgenti dal punto di vista legislativo per contrastarne il dilagare. La proposta di legge che Italia dei Valori si accinge a presentare ruota attorno ai principi di eticità e trasparenza cui devono attenersi le imprese. Pertanto la Regione Umbria, recependo il modello di organizzazione, gestione e controllo previsto dal decreto 231, dovrà dotarsi di strumenti normativi atti a far sì che le imprese che operano in regime di convenzione adottino misure organizzative in grado di prevenire incidenti sul lavoro, reati ambientali, fenomeni di
corruzione ed infiltrazioni mafiose. Penso, conclude Dottorini, che sia necessario evitare di piangere il giorno dopo le disgrazie e le morti sul lavoro, individuando strumenti in grado di prevenire morti bianche e reati
ambientali”.

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