Umbria Mobilità. Verdi Umbria: Manca piano industriale per uscire dalla crisi
"Abbiamo seguito dai giornali le recenti vicissitudini di Umbria Mobilità, sostiene in una nota la Federazione dei Verdi dell'Umbria, con il licenziamento del consiglio di amministrazione. Un maneger esterno dal costo di 200 mila euro annui è stato chiamato a pilotare questo aereo in caduta libera senza carburante. Come verdi dovremmo essere soddisfatti visto che siamo stati gli unici a sporcarci le mani con bilanci e consigli di amministrazione e da molti mesi chiedevamo l'azzeramento dei vertici aziendali. Tutti i vertici a cominciare dal direttore generale vera anima nera delle vicissitudini di questo settore vitale per una collettività. Invece il direttore rimane al proprio posto a 250 mila euro annui più la pensione di un altro centinaio di migliaia di euro più i lauti assegni delle molte società collegate."
"Non abbiamo letto, continua la nota, la linea strategica elaborata dai soci Regione, Provincie e Comuni sul trasporto regionale. Non hanno chiarito il rapporto tra il trasporto su ferro e su gomma. La Ferrovia centale umbra è o non è l'asse strategico del trasporto regionale su cui il trasporto su gomma fa confluire gli utenti posti ai lati della ferrovia realizzando la tanto strombazzata metropolitana regionale? Oppure si vuole eliminare questo ospite non gradito per lasciare tutto lo spazio al trasporto su gomma dove è più facile intrallazzare su commesse, acquisti, riparazioni? Questo è il primo quesito a cui devono rispondere con chiarezza perchè una volta chiarita la direzione da prendere le scelte successive saranno più facili.
ALCUNE DOMANDE A CUI DEVONO RISPONDERE
1) Il servizio di trasporto su Roma vista l'insolvenza si vuol continuare a svolgerlo assommando crediti o si vuole sospendere e iniziare una azione coattiva di recupero crediti arrivando al pignoramento di beni del comune di Roma?
2) Gli incarichi nei consigli di amministrazione nelle varie società controllate e partecipate di umbria mobilità, ricoperti dai vecchi consiglieri di amministrazione e dal direttore generale sono stati revocati oppure sono ancora in essere?
3) Umbria mobilità si deve concentrare sul servizio regionale e quindi deve vendere le partecipazioni in società collocate fuori regione e fuori Italia oppure deve continuare a disperdere risorse in attività esterne in perdita perenne?
4) Il piano di privatizzazione a cosa serve se la politica delineata e annunciata è quella di incrementare i trasferimenti pubblici, l'aumento delle tariffe e la diminuzione delle corse e dei servizi?
5) La nomina di cinque burocrati di enti pubblici è la soluzione giusta per affrontare e risolvere questo grosso problema?
6) Non era forse il caso di coinvolgere le rappresentanze dei lavoratori nella cogestione dei servizi, visto il mutato clima sociale scaturito dalla crisi economica che coinvolge tutto il paese?"
"Aspettiamo risposte, conclude la nota dei Verdi dell'Umbria, anche perchè fra poco ci saranno di nuovo da finire di pagare le quattordicesime, gli stipendi e di nuovo le tredicesime. Ci son da pagare oltre 5 milioni di interessi passivi alle banche e altri istituti finanziari. Non vorremmo che le cose rimangono come prima con la stessa musica suonata da suonatori diversi e con ultereiori aumenti di capitale pagati da noi cittadini per decine e decine di milioni gettati in un pozzo sensa fondo. Le opposizioni politiche all'interno dei vari enti non hanno nulla da dire?"
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