PERUGIA - Sostanzialmente in pareggio il primo bilancio della nuova realtà aziendale Umbria Mobilità. I dati dell'esercizio economico 2010 della società unica regionale del trasporto pubblico, che sono il risultato dell'integrazione fra i vari bilanci delle preesistenti aziende prima dell'accorpamento (Apm, Atc, Fcu, Ssit), sono stati presentati questa mattina a Perugia nella sede dell'Azienda unica.

I dati - illustrati dal presidente Giovanni Moriconi, dal direttore generale Paolo Paduano, da alcuni membri del Consiglio di amministrazione e da Christian Cavazzoni, amministratore unico della holding Umbria Tpl (oggi socio unico di Umbria Mobilità e che entro il 2011 verrà incorporato all'Azienda) - parlano di una gestione caratteristica pari 1.899.911 euro (con 122.457.958 euro di ricavi e 120.558.047 euro di costi) e di un risultato d'esercizio totale di 135.642 euro.

"Il 2010 - ha affermato Moriconi - è stato un anno di svolta nel settore del trasporto pubblico regionale. Sono stati fatti grandi sforzi per tenere in equilibrio il bilancio, ma forti sono le preoccupazioni per il futuro".

Secondo Moriconi, infatti, "nel 2011 l'Azienda unica dovrà sostenere oneri finanziari aggiuntivi (costi più alti del carburante e delle assicurazioni) oltre ad affrontare il rischio di riduzione dei contributi dati alle Regioni da parte del Governo".

La circostanza che preoccupa Moriconi, anche in vista degli impegni gravosi di Umbria Mobilità per l'esercizio 2011, è quella che nel bilancio regionale sono previste risorse solo per 2 milioni di euro, a fronte dei 5 milioni e 200 mila euro stanziati lo scorso anno.

"Possiamo fronteggiare tutto questo - ha aggiunto il presidente di Umbria Mobilità - solo proseguendo le avviate azioni di razionalizzazione, di ottimizzazione delle risorse umane, di riduzione costi e realizzazione di economie. Il macro obiettivo per il 2011, oltre a quello di guadagnare utenze, è l'integrazione funzionale e operativa delle strutture delle preesistenti aziende. Ed un grosso passo in avanti sarà fatto con la predisposizione del Piano industriale di Umbria Mobilita".

All'incontro hanno partecipato anche gli assessori di competenza per il settore dei trasporti (Silvano Rometti per la Regione Umbria, Luciano Della Vecchia per la Provincia di Perugia, Roberto Ciccone per il Comune di Perugia), i quali hanno espresso soddisfazione per i risultati ottenuti e sottolineato come sia ruolo della politica, in questa fase in cui la societa'' umbra muove i primi passi, mettere in atto ancora le condizioni per continuare il processo di unificazione e il percorso riformatore del trasporto pubblico regionale. L'assessore Rometti ha ricordato che la nuova Legge regionale 37/1998 verrà preadottata il 9 luglio prossimo: "Una legge - ha detto - che cambia impostazione sul trasporto pubblico e che soprattutto tiene conto della nuova realtà dell'azienda unica, per arrivare poi in seguito al Piano regionale dei trasporti".

L'obiettivo, come hanno evidenziato gli assessori Della Vecchia e Ciccone, è quello del Piano di bacino unico regionale e di conseguenza arrivare prima possibile al biglietto unico. "Solo in questo modo - hanno evidenziato gli amministratori pubblici - si può essere competitivi anche a livello nazionale e internazionale, con un''azienda capace di stare sul mercato con le sue specificita".

E i numeri di Umbria Mobilità parlano di 1.339 addetti, 734 autobus, 51 treni e 8 motonavi, per oltre 46 milioni di passeggeri all'anno. Per non parlare anche della mobilità alternativa, con l''ingresso del Minimetrò all'interno di Umbria Mobilità, auspicato da parte di tutti i presenti.

Durante l'incontro è stato inoltre ricordato come siano partiti anche un confronto, sancito con la sottoscrizione di accordi, con le organizzazioni sindacali. Sono stati illustrati anche i prossimi investimenti che puntano ad una riqualificazione ed ammodernamento delle infrastrutture ferroviarie (destinati allo scopo 15 milioni di euro), con in primo piano il completamento del progetto Cesi-Terni e di quello Sant'Anna-Ponte San Giovanni.

Passi in avanti da Umbria Mobilità sono stati fatti anche in tema di sostenibilità ambientale, con il kit Dual Fuel (consente di convertire mezzi alimentati a gasolio in mezzi alimentati anche a metano) che e'' stato brevettato e che verrà commercializzato a livello nazionale, e contro l'evasione tariffaria (Umbria Mobilità è infatti la prima azienda a livello nazionale che sta sperimentando l'autobus con tornello).

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