PERUGIA - “Per troppi anni l'Alto Chiascio e l'Alta Umbria, una parte importante della regione che conta 130mila abitanti, sono stati considerati territori marginali, utili solo a fornire beni primari alla collettività o per aumentare la media del pil pro capite: ora è il momento di riconoscergli il diritto e la responsabilità di determinare le scelte che si è chiamati ad assumere per la comunità regionale”. Il consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd) parte da questa considerazione per chiedere, “in riferimento alla vicenda dell'incompatibilità di un consigliere di amministrazione di Umbra Acque costretto alle dimissioni”, che un posto di rappresentanza nel Consiglio di amministrazione della società venga assegnato all'Alto Chiascio.

“Dopo aver preso una netta posizione sulla richiesta non condivisibile di versare un oneroso adeguamento del deposito cauzionale” Andrea Smacchi rivendica “una maggiore rappresentanza per territori come Gubbio, Gualdo Tadino, Nocera Umbra e Sigillo che, insieme ad altri, contribuiscono con grande spirito di collaborazione alla stragrande maggioranza della quantità di acqua erogata dalla società. Molto presto - continua - gli Ambiti territoriali integrati saranno oggetto di una profonda riforma da parte della Regione, ma considero le dimissioni di un consigliere di Umbra Acque come una occasione per riequilibrare la rappresentanza territoriale e rimediare ad un errore di valutazione”.

Il consigliere regionale rimarca che “troppe volte, negli ultimi tempi, questa società mista pubblico-privata è apparsa nelle cronache per delle decisioni discutibili. Ora si scopre che un membro del nuovo consiglio è incompatibile a norma di regolamento: un fatto che denota un approccio alquanto amatoriale e che testimonia la necessità di una maggiore attenzione. Considerato il bene che questa società è chiamata a gestire per conto della collettività ed anche in considerazione dell'esito del referendum recentemente svoltosi reputo necessario – conclude Smacchi - che tutti i territori siano messi nelle condizioni di esprimere il proprio giudizio in merito alla futura governance, incluse le relazioni tra i vari attori coinvolti e le decisioni che dovranno essere prese riguardo alla pubblicizzazione dell'acqua”. 

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